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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Contro gli azzurri: la Juventus di Sarri chiamata a non fallire in Europa

Il Napoli affronta, soltanto alla seconda giornata, i rivali delle ultime stagioni. Il nostro focus sulla squadra bianconera

L'appuntamento è per il prossimo sabato 31 agosto alle 20.45. Allo Stadium di Torino il Napoli affronterà - soltanto alla seconda di campionato - i principali avversari di queste ultime stagioni, la Juventus.

Se nemmeno l’acquisto di Cristiano Ronaldo ha garantito la vittoria della tanto agognata Champions League, forse il problema non risiedeva nell’assortimento del roster. Questa probabilmente una delle considerazioni che hanno indotto la dirigenza della Juventus a riflettere per poi decidere d’imprimere una svolta radicale al percorso della prima squadra ponendo fine allo straordinario ciclo di Massimiliano Allegri, undici i titoli vinti in cinque anni con l’allenatore livornese al timone, per varare un nuovo progetto tecnico. La scelta di affidare la guida tecnica a Maurizio Sarri, tecnico reduce dalla vittoria in Europa League con il Chelsea, testimonia la precisa volontà del club torinese di continuare ad inanellare trofei nella propria bacheca ma di farlo attraverso la ricerca di un’idea di gioco sicuramente molto più propositiva e corale rispetto a quella maggiormente pragmatica del recente passato, condizione ritenuta essenziale per tentare nuovamente l’assalto, con rinnovate ambizioni, alla coppa dalle grandi orecchie. In sede di mercato la società non ha certamente lesinato sforzi nel tentativo di potenziare ulteriormente, dove possibile, l’organico e di proseguire la necessaria opera di ringiovanimento in alcuni ruoli chiave stante anche l’elevata età anagrafica di alcune delle colonne portanti della rosa negli ultimi otto anni.

La conclusione positiva dell’operazione legata all’acquisizione di De Ligt rappresenta al momento il fiore all’occhiello dell’attuale sessione di mercato. Il difensore olandese, prelevato dall’Ajax per la cifra record di settantacinque milioni di euro, rappresenta sicuramente uno dei prospetti migliori, se non il migliore, nel ruolo di centrale senza tralasciare che la sua giovane età garantisce la perfetta copertura del ruolo sul medio-lungo termine. Nonostante la giovanissima età, classe 1999, il giovane tulipano ha già accumulato notevole esperienza internazionale e porta in dote la personalità di un leader che i suoi nuovi tifosi hanno potuto ammirare nello scorso aprile da vicino. Gli arrivi a parametro zero di Rabiot dal Paris Saint Germain e di Ramsey innalzano in maniera esponenziale la qualità di una linea mediana che, allo stato attuale della situazione, può vantare una varietà di soluzioni davvero sconfinata. Il ritorno di Buffon come secondo portiere dopo l’annata vissuta in Francia garantirà leadership e il dna bianconero all’interno dello spogliatoio, doti cruciali nei momenti chiave della stagione. Danilo rileva Cancelo sulla fascia destra difensiva e rispetto al portoghese sembra garantire maggiore equilibrio in fase difensiva.

L’esordio di Parma ha messo in evidenza una squadra che parte dalla certezza di una difesa granitica e dalla qualità eccelsa di un roster che anche quando non si esprime al meglio delle proprie potenzialità può riuscire a risolvere la partita su palla inattiva o attraverso la giocata di uno dei tanti campioni a disposizione. La completa trasformazione dell’idea di gioco richiederà il necessario lasso temporale per apprendere tutti i meccanismi della proposta calcistica del nuovo allenatore, costretto nell’ultimo periodo a lavorare a scartamento ridotto per recuperare da una polmonite contratta nel corso della tournée asiatica, ma la squadra inizia già ad abituarsi mostrando una maggior propensione al possesso palla attraverso rapidi tocchi di prima in attesa di trovare il varco giusto per poi imbucare l’attaccante davanti al portiere.

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