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Sabato, 20 Aprile 2024
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Insigne a vita al Napoli: arriva l'ufficialità da Castel Volturno

"Mi fa piacere che Lorenzo diventi una bandiera", ha spiegato De Laurentiis. "Vedremo con Mertens, ne stiamo parlando, ha una situazione familiare da chiarire". Il calciatore: "Questo è il mio sogno"

Una trattativa lunga e complessa, ma alla fine Lorenzo Insigne ha rinnovato il suo contratto con il Napoli e resterà in azzurro fino al 2022. L'ufficialità dell'accordo è arrivata stamattina da Castel Volturno, dove si è tenuta una conferenza stampa congiunta alla presenza del calciatore partenopeo e del presidente della Ssc Napoli Aurelio De Laurentiis.

Le cifre sono quelle che oramai circolavano da una settimana almeno. Quattro milioni e mezzo a stagione, diritti d'immagine alla società e non al calciatore, nessuna clausola rescissoria.

"A me fa molto piacere che Lorenzo sia una bandiera del Napoli - ha spiegato il patron del club partenopeo - Per costruire qualcosa serve tempo e noi abbiamo aperto una pozza in un deserto, dal momento che mi hanno semplicemente dato un pezzo di carta, senza nulla. Una volta giunti in serie A poi pare che ci si dimentichi di tutto, chiedendosi perché manchino stadio, campi d'allenamento e perché le giovanili soffrano. Lavorando a testa bassa però si ottengono risultati, come Lorenzo Insigne, venuto fuori dal vivaio. Come lui poi ce ne saranno anche altri. In una città difficile, che ha vissuto periodo delicati, abbiamo deciso di metterci a lavorare a testa bassa, da soli, entrando tra l'altro nel calcio alla vigilia di Calciopoli, che ancora oggi porta dubbi".

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"Non posso dire che il secondo posto possa valere lo scudetto - ha spiegato De Laurentiis - Farei arrabbiare qualcuno. Prima o poi però arriverà anche quello". Il numero uno azzurro ha parlato anche degli altri rinnovi (Ghoulam e Mertens in particolare sono in scadenza di contratto): "Se ami questa città resti ma se la odi devi andare via. Non intendiamo trattenere chi non vuol restare qui. Napoli è particolare è stare qui, non è come a Torino o Manchester. Inoltre è noioso allenare sempre le stesse persone". E a proposito di Sarri: "Mi fa piacere sentir parlare di squadre interessate a Sarri. I contratti sono contratti e li so fare. Nel calcio c'è tanta approssimazione. Dire 'io vado e mi prendo Mertens, Insigne o Sarri', chi vivrà, vedrà. Lorenzo vale la pena trattenerlo, per altri uno invece se ne fa una ragione. Non sto parlando di Mertens, che ha una situazione familiare da chiarire. Ha segnato grazie a Sarri e magari altrove fa solo dieci gol. Ne stiamo parlando".

"Restare il più a lungo possibile con questa maglia addosso era il mio sogno - è poi intervenuto il calciatore - Sono orgoglioso e fiero di questo rinnovo. Spero anzi di non togliere più questa casacca e magari vincere qualcosa d'importante. So bene che i tifosi si aspettano tanto da parte mia, essendo napoletano. Quest'anno abbiamo ottenuto grandi risultati e continuando a lavorare così, credo l'anno prossimo ci si potrà togliere delle soddisfazioni. Proveremo a portare alla gente un trofeo, che sia la Champions o l'Europa League".

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