Valdano: "Dopo il gol di Maradona all'Inghilterra volevo smettere"

"Posso assicurare che Diego era in uno stato di grazia, quel giorno. Le sue gambe brillavano come se fossero state verniciate di nuovo per l’occasione. La sua figura ingrandiva con il passare dei minuti, come accade ai grandi artisti quando entrano in trance sul palco. Gli occhi gli si forarono, la palla obbedì, l’arbitro allucinò… Diego quel giorno aveva già lasciato sul campo una delle nostre ossessioni: la malizia. Mancava ancora il virtuosismo”. Inizia così l'entusiasmante racconto di Jorge Valdano, ex centravanti dell'Argentina, compagno di squadra di Maradona nel Mondiale del 1986 (poi vinto) in Messico. 

Valdano a El Pais racconta quello che è stato definito "il gol del secolo", una serpentina entusiasmante contro l'Inghilterra. "La palla seguì docilmente tutte i movimenti del prestigiatore. Le idee, scartate e usate, stavano accadendo a un ritmo vertiginoso, ma il cervello di Diego non permetteva loro di accumularsi e manteneva solo il meglio. [...] Osvaldo Soriano, scrittore e tifoso del calcio, sicuramente pensava a Maradona quando parlava della “poesia del corpo”. C’era una musicalità in ogni movimento, un atteggiamento provocatorio in ogni passo e un “ancora più difficile” in ogni tocco".

“Era impossibile prevenirlo. Quando un uomo sta facendo la storia, niente e nessuno può interferire. Tutto è allineato.  [...] Era come se un’abbuffata di calcio mi avesse saziato. Io e la palla credevamo che non valesse la pena di continuare a giocare, dopo quello che era successo. Qual era il punto? Il calcio aveva appena detto tutto“, ha raccontato Valdano.