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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Calcioscommesse, Gazzetta: Gianello ammette tentata combine su Samp-Napoli

L'ex terzo portiere azzurro, secondo quanto rivela la "rosea", avrebbe ammesso alla procura partenopea il tentativo di aggiustare il match dell'ultima giornata di campionato del 2010

Per Sampdoria-Napoli (1-0) del 16 maggio 2010 ci fu un tentativo di combine. A raccontarlo è stato Matteo Gianello, ex terzo portiere azzurro, indagato dalla Procura di Napoli, del pool "reati da stadio" (coordinato dal procuratore aggiunto Giovanni Melillo), insieme ai fratelli Michele e Federico Cossato e a Silvio Giusti, tutti ex calciatori.

Gianello lo ha raccontato ai pm napoletani dopo essere stato incalzato per oltre cinque sofferte ore, come spiega Maurizio Galdi sulla Gazzetta dello Sport.

Si parte dall’ammissione che Giusti chiese informazioni sulla gara, si arriva altrove, quando finalmente la memoria e le intercettazioni corrono in aiuto di Gianello: "Ricordo che Giusti mi prospettò la possibilità di ricompensare i compagni che avessero aderito alla richiesta (di rendere maggiormente sicuro il risultato della partita a favore della Sampdoria) con somme di denaro". Poi parla di quattro o cinque compagni presenti nello spogliatoio, ma non ricorda i nomi, ma poi riflettendo...

"Mi rivolsi a Paolo Cannavaro e a Grava e a nessun altro". Esclude infatti la presenza di Santacroce, De Sanctis o di averne parlato con Quagliarella, ma specifica: "Cannavaro e Grava diedero immediatamente e con estrema decisione una risposta negativa". Ed erano pure contrariati, secondo Gianello. Ma a nessuno di loro è venuto in mente di avvisare la Procura federale: per questo rischiano almeno l’omessa denuncia, e il Napoli la responsabilità oggettiva, anche se al momento solo in quella partita con la Sampdoria sarebbe provata la tentata combine.

 

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