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De Laurentiis e la distanza con la Juve: "Che senso avrebbe vincere con 200 milioni di debiti?"

Il presidente del Napoli ha rilasciato una lunga intervista a Sky Sport

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato una lunga intervista a Sky Sport 24. Il numero uno azzurro ha toccato tanti temi, dalla sfida col Salisburgo al momento della squadra, passando per la sfida infinita con la Juventus. 

Che tipo di partita si aspetta contro il Salisburgo? 

“Il Napoli non ha paura di incontrare nessuno, sono nove anni che si gioca in Europa. La nostra non è una squadra timida, abbiamo un allenatore che ha vinto di tutto e di più, saprà guidarci verso la meta. Siamo stati abbastanza fortunati con il sorteggio, perché potremo godere di una bellissima città come Salisburgo e di una partita forse più semplice delle altre”.

Cosa pensa dell’operato di Ancelotti?

“Abbiamo una rosa vasta, che lui sta sperimentando tutta quanta. Poi ci sono quelli più capaci ad interpretare i suoi moduli, poi altri che lo fanno con minore capacità. Alla fine della stagione faremo una selezione, vedendo chi ha giocato con meno qualità e intensità. Faremo le nostre valutazioni e insieme a Carlo porteremo avanti questo progetto”.

Anche lei, come Ancelotti, darebbe un 7 a questo Napoli?

“Sono sempre in linea con Carlo, lui è un uomo molto cauto e onesto, sia fuori che dentro al campo. Questo sette può soddisfare tutti quanti, calciatori compresi. Poi riuscirà sicuramente ad aumentarlo. Come? Se il Napoli riuscisse ad arrivare alla finale di Baku per esempio. Però è inutile darsi a certe previsioni adesso, non vogliamo portarci sfortuna da soli. Andiamo piano, partita per partita. Poi non disdegno nemmeno il campionato. Vedo i tifosi che se non sono primi non sono contenti. Ma uno deve lottare fino alla fine, perché le partite sono tutte da vivere con grande fervore. Se uno si abbatte alla prima difficoltà, allora nella vita è un fallito. Si tratta di un torneo in cui nessuno si deve sedere, in cui tutti si devono migliorare. Non c’è solo un primo, vinciamo tutti se si gioca con grande voglia”.

La distanza dalla Juventus la sorprende?

“Se avessi un debito di 200 milioni con le banche per un calciatore, che senso avrebbe vincere?”. 

A chi darebbe l’oscar?

“L’oscar lo darei a Carlo Ancelotti, che è arrivato in un territorio complesso e complicato. Con il suo sorriso e la sua calma ha dato grande tranquillità. Ha saputo creare una sorta di liquido amniotico in cui lavoriamo tutti quanti, la sua grande capacità è quella di legarci insieme”.

Se in Europa League il Napoli dovesse incontrare in Chelsea di Maurizio Sarri?

"Sarebbe bello, sempre se Sarri dovesse resistere… lo farà? Io gli auguro di sì. Non gli posso augurare che fare del bene, è uno che ama alla follia questo lavoro. Forse questo gli fa perdere il lume della ragione ogni tanto. A Napoli ha dato tanto. Non sempre si può condividere la sua visione, ma ognuno ha i suoi valori e i suoi difetti. Sennò non sarebbe un essere umano”.

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