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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Lady Giaccherini si confessa: "Lascio Napoli, al solo pensiero mi viene da piangere"

Dania Gazzoni ha raccontato la sua esperienza in città, dalla iniziale diffidenza all'incondizionato amore

Un'esperienza indimenticabile, da “Benvenuti al Sud”. Dania Gazzoni, moglie dell'ormai ex calciatore del Napoli Emanuele Giaccherini, ha raccontato la sua Napoli al Corriere del Mezzogiorno.

Un arrivo difficile, diffidente, poi è scoccata la scintilla. “Ogni volta in tv sentiamo solo di sparatorie, crimini e rifiuti in quella città”, ha spiegato di aver detto inizialmente al marito. Poi quella partenopea si è rivelata “l'esperienza più forte e bella della mia vita. Eh si è proprio vero. Vedi Napoli e non vuoi più andar via”.

Ha raccontato che le mancherà ogni cosa di Napoli. Dai fischi degli operai sulle impalcature ai commercianti che vedeva tutti i giorni, dalle sue amicizie a quella “grande famiglia che ti culla e ti coccola” che sono i napoletani.

“È una città che vive tanti disagi, inutile nascondere la testa sotto la sabbia e far finta di niente – spiega Lady Giaccherini – Ma sinceramente né di più, né di meno di altre metropoli. Non mi sono mai sentita insicura”. “Mi sono resa conto – ha aggiunto – che i media sono molto ingenerosi nei confronti di questa città”. E poi: “Basta con i luoghi comuni, io porterò la vostra città sempre nel cuore e appena potrò ci tornerò”.

E questo non perché abbia vissuto Napoli in una posizione privilegiata. “La maggior parte delle persone, quando le ho conosciute e iniziato a frequentarle, non sapevano neanche chi fossi. Ho scelto le mie amicizie al di fuori del mondo del calcio proprio perché mi piaceva essere una di loro, tra di loro. Come loro. Avevo tante remore, i miei genitori erano anche loro preoccupati quando ci siamo trasferiti. Li ho convinti a frequentare Napoli, ad amare Napoli”.

“L'ho vista – racconta ancora, riferendosi alla città più difficile e popolare – ho voluto conoscere ogni angolo della città e ci sono posti degradati. Ma perché a Torino, a Milano non è la stessa cosa? Spesa tutti i giorni, ufficio postale, scuola delle bimbe, parrucchiere. Mi colpiva che al supermercato, il signore che pesava le verdure mi chiedeva come stavo e come stavano le mie bambine. Lo faceva con tutti”. E adesso non resta che andar via: “Domani le bimbe ed io dobbiamo salutare le maestre. E al solo pensiero mi viene da piangere”.

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