Cori contro i napoletani, la lettera di un foggiano: "Cara Napoli ti chiedo scusa"
"Ti chiedo scusa perché siamo figli della stessa terra"
"Cara Napoli ti chiedo scusa. Scusa per quelle persone che hanno cantato cori beceri contro i napoletani, ma si sa, la gente ignorante è ovunque. Ti chiedo scusa perché siamo figli della stessa terra, scusa perché qui a Foggia tutti quanti abbiamo almeno un parente a Napoli. Non puoi capire tutte le persone, le tante persone che si dissociano da quei cori, quanto stiano soffrendo per colpa di pochi imbecilli. Quanti ne potevano essere? Venti? Trenta? O forse cento? Beh cara Napoli, il resto della città ti ama ed ama la tua gente. Perché è solare, amichevole e ti tratta sempre con rispetto. Chi canta quei cori, che sia di Foggia o di Torino, del sud o del nord, probabilmente a Napoli non ci è mai stato. Non ha mai girato per il centro, non ha mai visto il lungomare e non ha mai conosciuto a fondo la magnifica gente che vi abita. Se lo avesse fatto, mai avrebbe cantato un coro del genere, si sarebbe sentito male solo a sentirlo. Come sto facendo io adesso, come sta facendo adesso la Foggia per bene. Non so se questo sia sufficiente per farci perdonare, ma spero almeno che questo messaggio arrivi a tutti i napoletani. Quella stessa gente di cui siamo figli". Antonio.
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