Insulti dalle tifoserie, l'idea di Ancelotti: "Sospendere le partite"

Intervenuto a Coverciano per la cerimonia di premiazione della "Panchina d'Oro 2018" (vinta da Allegri, secondi ex-equo Sarri e Simone Inzaghi), Carlo Ancelotti ha lanciato una proposta per arginare il fenomeno degli insulti che piovono dagli spalti.

L'idea è quella di sospendere le partite. "In Italia – ha spiegato il tecnico del Napoli – siamo indietro. Si pensa che la partita di calcio sia una battaglia. In Spagna c'è una rivalità forte tra Barcellona e Real Madrid ma non la maleducazione che c'è negli stadi italiani".

"Ora abbiamo un vantaggio: che si possono sospendere le partite – ha proseguito ancora Ancelotti – Si è fermata per la pioggia e si possono fermare anche se si insulta, si può fare e penso che lo faremo".

Ancelotti non è solo nella battaglia. D'accordo con lui anche il commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini: "Potrebbe essere un segnale – ha aggiunto – Noi purtroppo abbiamo questo cattivo modo di comportarci e non è una cosa bella perché accade quasi sempre qui da noi, all'estero è difficile che accada".

Il dibattito si è spostato anche sul gesto di Josè Mourinho al termine di Juventus-Manchester United, già bollato come "niente di speciale" da Ancelotti (che anzi l'aveva ripetuto scherzosamente in conferenza stampa prima di Genoa-Napoli). "Non mi sembra abbia fatto nulla di particolare – ha detto Mancini – ci sta che dopo tanta pressione abbia potuto fare quel gesto". D'accordo anche Antonio Conte: "Ogni allenatore vive di tensioni. José a mente fredda ha detto che avrebbe evitato quel gesto. Aggiungo che in Inghilterra non si è abituati a sentire certi insulti, i tifosi si preoccupano solo di incitare la propria squadra. Ognuno ha il proprio modo di fare, la propria storia, ma è certo che dobbiamo migliorare".