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MotoGp, Qatar: l'analisi del Dicos

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NapoliToday

Sul circuito di Losail è partita la stagione 2014 della MotoGp e se il buon giorno si vede dal mattino, ci aspetta una stagione emozionante. Nonostante un infortunio che l'ha costretto a saltare gran parte dei test invernali, mattatore della trasferta araba è stato lo spagnolo Marc Marquez. Il campione del mondo in carica ha messo il suo sigillo sia sulla pole position sia sulla coppa del più bravo. MM 93 è stato perfetto nel gestire le diverse fasi della gara; all'inizio nel non lasciarsi prendere dalla foga, nelle tornate finali, nel rispondere e respingere gli attacchi di Valentino Rossi. Si temeva un suo calo fisico, ma il polso gli ha permesso di sopperire ad una preparazione atletica sommaria. Una vittoria che ribadisce ancora una volta che siamo di fronte ad un marziano. A due decimi e mezzo dal vincitore troviamo Mister 9 volte. Abbiamo assistito ad un bel duello tra il nuovo volto vincente e quello vecchio della MotoGp. I due non si sono risparmiati, con Rossi a impensierire seriamente il rider della Honda. L'italiano della Yamaha partiva dalla decima piazza, ma grazie ad una condotta di gara arrembante e intelligente, ha fatto sognare i suoi tifosi. La cura Galbusera funziona? E' ancora presto per dirlo, sia perché la pista è tra le sue preferite, sia perché ha colto lo stesso risultato dell'anno scorso, dietro ad un pilota che aveva battuto. Comunque, per dirla alla Guido Meda, Rossi c'è. Chiude il podio Dani Pedrosa. Il compagno di team di Marquez non ha mai amato il tracciato di Losail, ma è riuscito a contenere il distacco in poco più di tre secondi, facendo meglio dell'anno scorso, quando chiuse quarto a oltre nove secondi. Ha provato a restare in scia al duo di testa, ma l'anteriore della sua moto è stato, a sui dire, troppo ballerino per permettergli l'impresa. Comunque, a mio avviso, anche il 26 della Honda sarà tra quelli in lizza per il titolo. Quarta piazza per Aleix Espargaro. Il pilota della squadra Ngm Forward Racing, a suon di giri veloci nelle giornate precedenti la gara, ha incusso timore negli avversari. Due scivolate nelle qualifiche l'hanno costretto a partire dalla nona casella. In gara è stato abile nel mettersi indietro le due Ducati. Buone le prestazioni del nuovo duo "Made in Borgo Panigale". Il Dovi e Crutchlow hanno chiuso rispettivamente quinto e sesto, con il primo molto positivo nelle prove. Delusione tra i sostenitori di Jorge Lorenzo: il maiorchino è stato troppo "martillo" al primo giro ed ha commesso un errore non da lui. Il rimpianto è grande, perché Jorge sembrava aver trovato la giusta alchimia per far andare forte la sua M1. Per lui, d'ora in poi, sarà vietato sbagliare. Capitolo moto: La Honda continua ad impressionare, ma la Yamaha ha poco da invidiarla. La Ducati, finalmente, inizia a dare quei segni di risveglio che gli sportivi italiani si aspettano. Sul regolamento dico che il cambiare le norme in corsa è poco sportivo, punto. A proposito di scarsa sportività. Sembra che Sky non abbia intervistato Max Biaggi in quanto dipendente della concorrente Mediaset. Il romano si trovava in pista per sostenere l'amico Lorenzo, ma, a quanto pare, la troupe italiana del colosso di Rupert Murdoch ha preferito snobbarlo. Liberissimi di farlo, ma ho trovato poco sportivo tale atteggiamento. Ignorare un italiano che ha portato il tricolore sul tetto del mondo per ben sei volte, non è motociclismo né assoggettarsi a regole di business; è semplicemente puerile. Da applausi l'affermazione di Zoran Filicic sui quattro titoli di Biaggi. Sky ha già superato Mediaset nella Rossicronaca: se il buon giorno si vede dal mattino….

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