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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Motogp, Austin: la pagella del Dicos

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NapoliToday

MARC MARQUEZ 10: Il tracciato di Austin esalta le doti funamboliche del campione del mondo, che mostra il meglio del proprio repertorio. Staccate impossibile, entrate di traverso, pieghe pazzesche, uscite di curva stile partenza Apollo 11hanno messo a dura prova le coronarie degli spettatori. Gli avversari non solo vengono annichiliti, ma hanno l'amara consapevolezza che un MM93 sarà impossibile batterlo. Spettacolo di un campione che alla seconda gara sembra già aver archiviato la pratica titolo 2014. Eccezionale!

DANI PEDROSA 8,5: E' il primo dei mortali, ma ancora una volta il secondo pilota del missile Honda. Anche sulla pista texana subisce l'azione del compagno di squadra e non mostra attacchi che possono impensierirlo. Il solito!

ANDREA DOVIZIOSO 9: L'italiano sull'italiana regala agli appassionati un podio strepitoso. Certo il distacco dal duo di testa è importante, ma grazie a una condotta di gara intelligente, mette il sorriso agli uomini in rosso. Il Dovi dimostra che per essere competitivi non bisogna seguire i pagliacci o i commedianti a proprio agio in ex sale di cinema porno. Bisogna lavorare sodo, con umiltà, professionalità e tanto olio di gomito. Bello e deciso il sorpasso su Bradl. La strada è ancora in salita, anzi…..ma che bello vederlo lì tra i migliori. Applausi!

STEFAN BRADL 8: Il tedesco deve arrendersi all'azione del Dovi, ma conquista i primi punti mondiali, beffando d'un soffio al traguardo Smith. Per il pilota di Cecchinello si tratta di continuare su questa strada, per essere costantemente tra i piloti della top five che si giocano il podio. Bravo!

ANDREA IANNONE 7,5: L'abruzzese è uno dei protagonisti della tappa texana, anche se il risultato finale non gratifica appieno la sua caparbietà. Andrea quest'anno c'è!

VALENTINO ROSSI 4: Quando fa (andava) forte si parla (va) di farina del suo sacco. Quando invece le cose girano storte ecco che una volta è colpa di Burgess, un'altra della centralina della sua mente, un'altra ancora dei due anni trascorsi in sella alla Ducati. Il dopo gara sembra una barzelletta: "Qual è il colmo di un portacolori della Bridgestone? L'anteriore che non gomma della casa giapponese". Sarà mica causa della condotta di gara aggressiva di Mister 9 volte? No! Magari un assetto sbagliato? Nooo!!!! Strano, perché Iannone con lo stesso problema gli è arrivato davanti di ben diciassette secondi. Si dice che non debba dimostrare più nulla. Allora perché guida una Yamaha ufficiale? Ah è vero, gli sponsor: nel sponsorciclismo pecunia non olet. Ritornato!

JORGE LORENZO 4: Al via fa una cosa che….Loris Capirossi impiega metà gara per capirla. Lo spagnolo è nervoso e commette il secondo grave errore a distanza di sole tre settimane. Secondo me la tensione nasce dal fatto che ancora non abbia deciso con quale casa gareggiare i prossimi anni. Nel suo futuro mi piacerebbe vedere meno diapason e più desmo, ma nel frattempo c'è una stagione appena iniziata da portare a termine nel migliore dei modi. Conclude decimo e dopo due sole prove, il distacco pesa già quarantaquattro punti. Nulla è compromesso, ma per scalare l'Himalaya della Honda alto 99 MM occorrono serenità e perfezione. Ciuchino!

GARA 7: Se al vertice non c'è stata storia, le battaglie per l'ultimo gradino del podio sono state emozionanti e belle da vedere. Di questi tempi bisogna accontentarsi!

HONDA 10: Veloce, rapida, maneggevole, bella, sicura, micidiale, cinica, letale….

YAMAHA 5: Il mix di nervosismo ed errori ha rallentato il 93, l'unico che può farla lottare contro la rivale di Tokyo.

DUCATI 8: La cura Dall'Igna inizia a dare i primi frutti, anche se il gap con le migliori rimane, seppur in minor misura. Sembra che a Borgo Panigale abbiano preso la strada giusta. La storia moderna della Ducati è ricca d'esempi di due ruote vincenti, quindi calma e gesso. Forza!

TELECRONACA: Loris Capirossi, a mio avviso, è l'unico che riesce a dire cose interessanti, mentre la rossicronaca è così stucchevole che ringrazio l'addetta della Sky che mi ha fatto pagare solo 29 euro per il pacchetto motori. Dalla padella alla brace!

LA PERLA: Valentino Rossi è finito: l'hanno ripetuto in tanti. "Io l'avevo detto" è dedicato a tutti loro. Vorrei fare una dedica all'autore di questo pensiero, ma è scomparso; ho chiesto informazioni a "Chi l'ha visto?". Attendo notizie….

L'INTERVISTONA: Ho trovato avvincente ed appassionante la lunga intervista fatta in esclusiva a Casey Stoner. Hanno fatto bene a chiedergli quali fossero i suoi pensieri, specie alla luce della sorridente stretta di mano con Shuhei Nakamoto. Sempre sul pezzo, bravi!

LE GOMME NOMINATE: V'invito ad una riflessione. Un ex campione del mondo, oggi opinionista, ha dichiarato in una trasmissione, mentre venivano inquadrate gli pneumatici, come mai queste avessero scritto il nome dei piloti ai quali erano destinate. Se la gomma è e deve essere uguale per tutti, che senso ha?

LE GOMME FOTOGRAFATE: Qualcuno ha twittato una foto di uno pneumatico distrutto, dicendo che la Bridgestone ha ammesso il difetto della gomma del proprio amico. Bene, perché mettere quella di Barberà?

BRIDGESTONE: Possiamo in ogni caso dire con assoluta certezza che gli pneumatici non erano in alcun modo "difettosi" nel fine settimana ad Austin.

Questa pagella è un modo anche goliardico di analizzare la gara della MotoGp, e chi mi conosce sa bene che sono aperto al dialogo rispettoso. C'è però una cosa che non mi piace. Purtroppo il motociclismo per quanto possa essere bello, alle volte ci divide da sorelle e fratelli che come noi hanno questa passione, questo modus vivendi. Scontriamoci educatamente sulle analisi delle gare, cerchiamo, però, d'essere uniti nella lotta per la massima sicurezza delle stesse. Ciao Emanuele!

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