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Ginnastica, a Venezia le celebrazioni per il 150° compleanno

Virtus Partenopea fra le società veterane presenti nel libro celebrativo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NapoliToday

Venezia. Una fitta serie di eventi sta caratterizzando il 150° compleanno della Federazione Ginnastica d'Italia nata a Venezia il 15 marzo 1869 ad opera di Costantino Reyer, Pietro Gallo e Domenico Pisoni. Dopo essere stata invitata la scorsa settimana al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la Federazione ha fatto tappa proprio alla Serenissima. Si è cominciato con la riunione del Consiglio Direttivo Nazionale e a seguire la Consulta dei Presidenti e Delegati regionali, affinché la ricorrenza fosse partecipata da tutte le realtà territoriali italiane. Il giorno successivo, con la collaborazione della SG Pluss di Roberto Ghiretti e Massimo Zanotto e dell’ufficio stampa guidato da David Ciaralli e Federico Calabrò, si è svolta la conferenza stampa nella sede comunale di Ca’ Farsetti della Città lagunare, presente il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, e a seguire la svelatura della targa muraria sulla facciata della casa di Costantino Reyer, dove la storia vuole sia nata la Federazione Ginnastica. Storia fedelmente raccontata nel libro celebrativo “150 anni di Storia - Dalle origini al futuro” scritto da Ilaria Leccardi e presentato nella prestigiosa sala della Biennale poco prima che nel teatro La Fenice andasse in scena lo spettacolo ginnico trasmesso in diretta televisiva da Rai2. Ideato e coordinato dalla direttrice tecnica nazionale della sezione ritmica Emanuela Maccarani, lo show ha abbracciato tutte le sezioni in cui si articola la Federazione, con la partecipazione degli atleti medagliati olimpici e di quelli più rappresentativi del momento, riscuotendo a più riprese applausi a scena aperta. Standing ovation finale con il pubblico tutto in piedi per la soddisfazione del Presidente federale Gherardo Tecchi. Con lui i vicepresidenti Valter Peroni e Rosario Pitton, il Segretario Generale Roberto Pentrella, i Consiglieri federali tutti, i Presidenti dei Comitati Regionali, i responsabili delle relazioni internazionali Gianfranco Marzolla e Cristina Casentini, gli Organi federali contabili e di giustizia, i responsabili degli uffici di viale Tiziano. Se poi si considera che a questi significativi eventi sono intervenuti il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri Giancarlo Giorgetti, il Presidente del Coni Giovanni Malagò, il Presidente mondiale della Ginnastica, Morinari Watanabe, quello europeo Farid Gayibov, il Segretario Generale FIG Nicolas Buompane e il suo predecessore André Gueisbuhler, i Presidenti onorari Bruno Grandi e Riccardo Agabio, definiti dal Presidente Tecchi, “miei illuminati predecessori”, Emanuele Lajolo di Cossano e Vito Eugenio Leonardi, Presidenti rispettivamente della Reale Società Ginnastica di Torino (1844) e della Virtus Partenopea di Napoli (1866), società entrambe nate ancor prima della stessa Federazione, quasi a testimoniare la formazione dell’unità d’Italia anche sportiva, allora si comprende quale sia stato il profondo significato di queste celebrazioni per la più antica delle 44 Federazioni e per l’intero mondo sportivo, che proprio da essa trae le sue origini.

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