Subisce la prima battuta d'arresto il percorso in campionato del Circolo Nautico Posillipo che conserva, nonostante il risultato negativo, il secondo posto a tre sole lunghezze dalla capolista An Brescia.

Nell'incontro disputato alla Nannini di Firenze e valevole per la sesta giornata del girone d'andata, i rossoverdi cedono il passo 10-7 al cospetto della Rari Nantes Florentia, che ottiene così il primo successo interno e si conferma come autentica bestia nera per i partenopei superati per tre volte di fila in altrettanti incroci. Prima di addentrarsi nell'analisi della sfida risulta doveroso tributare il giusto riconoscimento alla prova offerta dai padroni di casa, esemplari nell'approcciare la contesa con una non comune determinazione, bravi a resistere alla reazione ospite e pronti a piazzare l'allungo vincente nel quarto conclusivo.

Rispetto alle altre occasioni il sette di  Brancaccio inizia la partita come peggio non avrebbe potuto desiderare e dopo pochi minuti si ritrova sotto 4-0, frangente nel quale Eskert si esalta nella lotta al centro realizzando due reti. La bordata mancina di Kopeliadis, primo gol per lui nel torneo italiano, sblocca gli ospiti che nel secondo quarto salgono in cattedra, ritrovano l'abituale livello di gioco e restituiscono il parziale di 4-1 ai rivali impattando il duello sul 5-5 alla sirena che manda le squadre all'intervallo lungo. Nella ripresa sale esponenzialmente l'agonismo e la gara si fa vibrante con tanti contatti. In una fase in cui regna sovrano l'equilibrio il sodalizio campano spreca troppo davanti alla porta e viene punito dal siluro dalla distanza scagliato da Di Fulvio che riporta nuovamente avanti la Florentia. Marziali, top scorer dei suoi con tre reti, sigla il 6-6 superando l'ottimo Cicali, autore di diversi interventi  decisivi, ma la poca concretezza in attacco della compagine ospite viene punita dalle conclusioni di Bini e Razzi che aprono il break decisivo.

La sconfitta non intacca minimamente il cammino fin qui più che positivo del circolo napoletano, ma offre una serie di spunti che se messi a frutto contribuiranno ulteriormente alla crescita della squadra. Indispensabile, in una competizione caratterizzata da un estremo equilibrio, entrare in acqua consapevoli che ogni partita va affrontata come una finale senza concedere parziali agli avversari che comportano poi un notevole dispendio di energie per il recupero. Ritrovare la fluidità della manovra offensiva e la doverosa cattiveria in fase conclusiva riporteranno prontamente le medie  realizzative sugli abituali standard. Necessario recuperare il miglior Mattiello, elemento in grado di segnare la differenza ma negli ultimi tempi eccessivamente nervoso come dimostra il secondo cartellino rosso rimediato nel giro di una settimana.