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Il racconto 'shock' dell'ex Napoli Stendardo: "Aggrediti con calci e pugni da gente armata"

Tre calciatori del Taranto, tra cui il difensore napoletano, sono stati violentemente aggrediti

"Ciò che è accaduto rappresenta un gesto vile e vergognoso, che non ha leso soltanto i diritti di noi calciatori ma ha mortificato e annientato i valori dello sport. Essere stati aggrediti verbalmente e fisicamente, con calci e pugni da personaggi violenti armati di coltelli, spranghe e bombe mi ha davvero spaventato e ha turbato profondamente il mio stato d'animo". Così l'ex difensore del Napoli Mariano Stendardo, attraverso TuttoLegaPro.com, ha voluto raccontare l'incredibile vicenda avvenuta a Taranto mercoledì scorso, quando tre calciatori del club pugliese - tra cui il napoletano, capitano della squadra - sono stati aggrediti da alcuni pseudo tifosi rossoblù.

"Personalmente sono molto deluso - ha spiegato ancora Stendardo - per due ragioni: la prima è che siamo stati accusati di aver venduto una partita di calcio e questo è inaccettabile dopo aver dato sempre il massimo in campo con i miei compagni di squadra per il Taranto. La seconda è che nella vita e nel calcio mai mi era capitato di vivere una situazione del genere, ossia quella di subire un'aggressione così violenta senza alcun tipo di tutela e sorveglianza, che non mi ha colpito soltanto fisicamente ma ha leso soprattutto la dignità, la morale e la lealtà di tutti noi calciatori. Ho già contattato l'Associazione Italiana Calciatori che è intervenuta tempestivamente. Ho apprezzato moltissimo la solidarietà del presidente Gravina e adirò le vie legali per tutelare la mia persona e la mia famiglia affinché sia fatta giustizia per me e per i miei compagni di squadra".

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