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“Il Postino” di Massimo Troisi: 5 curiosità sul film

Con “Il Postino”, tratto dal romanzo di Skármeta, Massimo Troisi conferma il suo amore per la poesia

Controfigura

Due mesi prima del ciak finale Massimo Troisi era troppo stanco, per via di quel cuore malandato. Il regista decise di ricorrere ad una controfigura che lo potesse sostituire nelle scene più faticose e fu così che l’attore conobbe Gerardo. Diventarono presto amici e Massimo promise di andarlo a trovare a Sapri dopo la fine del film: “Così mi riposo un po’” gli disse. Un’amicizia durata troppo poco ma che segnò profondamente Gerardo. Durante una delle riprese, a Salina, arrivò la moglie della controfigura sul set per informarlo che a breve sarebbe diventato padre. E così l’artista di San Giorgio a Cremano quando lo incontrava diceva: “Come sta Pablito?”. Sperando magari che lo chiamassero come il poeta cileno, ma Gerardo nelle sue intervista ha sempre sottolineato che rientrando a Sapri, dopo la fine delle riprese, venne a conoscenza della morte di Massimo decidendo così di chiamare suo figlio come lui.

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