Protesta dei commercianti centro commerciale naturale museo
I negozianti hanno deciso di iniziare vari livelli di protesta, prima esporranno una locandina con i disaggi che stanno subendo, poi ci sarà l'affissione di una richiesta di protesta, fino ad arrivare ad una vera e propria protesta, sono tre anni che chiediamo le soluzioni a questa situazione di degrado, che non è solo territoriale ma anche nell' illuminazioni stradali, assenza totale di parcheggi, dopo tre anni di lotta hanno fatto 12 posti auto a Via Pessina che dovevano essere regolamentate a orario, con la sosta dall 8 alle 20 massimo un ora e dalle 20 alle 8 libere per tutti, invece sono state date hai residenti, peggiorando ancora di più la situazione, una ZTL che non ancora lo sa nessuno che esiste e quali sono gli orari, al degrado si unisce che chi lava le scale della galleria fa percolare il liquido puzzolente davanti ai negozi, decine di tavoli fatti, mille promesse e poi spediti nel labirinto della burocrazia dove nessuno è il vero responsabile, Via Pessina, Santa tersa, Salvator Rosa, Piazza Museo, Piazza Cavour via Costantinopoli, Piazza Dante sanno seguendo la fine di Via Duomo, desertificata, la provincia non scende più a Napoli centro hanno paura, di essere o derubati o multati , parcheggi zero, tutti si danno pacche sulle spalle perchè Napoli è invasa dai turisti ma non si capisce come mai i negozi continuano a fallire, l' 80 % dei negozianti nel centro storico stà in situazione di emergenza, pigioni arretrati, non riesce a incassare nemmeno i soldi per la bolletta della luce, molti negozianti stanno andando avanti con prestiti e finanziamenti, e chi non ha più questo accesso non gli resta che gli strozzini, chi resiste lo fà per orgoglio, e chi apre non riesce a restare aperto oltre i 4 ,5, mesi, dopo la protesta per la ZTL avevamo ricevuto promesse che si sarebbero effettuate le soluzioni per rendere commerciale la zona, con eventi, attrazioni per far rivivere la città, noi abbiamo solo il traffico bloccato dalla stessa ZTL, e dove e quasi impossibile respirare aria pulita, uscire fuori dai negozi significa respirare gasolio dei mezzi pubblici e privati, il nostro consorzio che comprende le strade sopra elencate, ha fatto mille proposte, addirittura consegnando progetti di facile esecuzione e fatti da professionisti pagati con le nostre tasche, altra imposizione che serve solo a scoraggiare chi volesse proporre qualcosa, perchè lo deve pagare con i propri soldi, non vogliamo e non possiamo morire, dietro ad ogni negozio ci sono famiglie, spese debiti, ci sono persone che stanno vivendo momenti di depressione, di nervosismo,