Petizione On-Line contro la Discarica e l'Inceneritore a Giugliano
Come è noto, con una nota del Commissario Straordinario Dott. Raffaele Ruberto (M_INF-PRNA del Provveditorato Interregionale OO. PP. Campania e Molise POOPP-NA Prot. 0006730-27/02/2014), è stata indetta e convocata Conferenza di Servizi avente a oggetto il progetto preliminare per la "Ricomposizione ambientale della cava dismessa in località Masseria Monticelli, nel comune di Giugliano in Campania (NA), per il conferimento di biostabilizzato.
Questo titolo è del tutto ingannevole, ovvero data la bellezza dello stesso viene da chiedersi: 1) Se l'intervento consiste nella realizzazione di una discarica, che bisogno c'è di camuffare le opere definendole quale ricomposizione ambientale? 2) Qual è il miglioramento ambientale che la discarica apporterà all'area?3) Il colmare una cava a fossa con rifiuti inquinanti può mai rappresentare un miglioramento ambientale o meglio una ricomposizione ambientale migliorativa?
Tenuto conto di ciò, il Comitato FARE Giugliano ha deciso di protocollare a tutte le Amministrazioni e gli Enti, elencati nella predetta nota di convocazione, una richiesta di ammissione i alla partecipazione alla Conferenza di Servizi.
Tale richiesta fonda sul presupposto che l'oggetto Conferenza di Servizi investe, notevolmente, ambiti di interesse pubblico e privato, quindi, di indubbia rilevanza per i cittadini del comune di Giugliano in Campania.
A quanti obiettano che la normativa non prevede la partecipazione dei privati, si risponde ricordando che, sebbene non direttamente prevista dalla legge, tale partecipazione è comunque derivante dalla vigente normativa in materia e dalla costante giurisprudenza di riferimento.
Si auspica, infatti, la partecipazione dei privati alla Conferenza di Servizi, nei casi in cui il procedimento coinvolge gli interessi dei privati cittadini.
Tra l'altro, proprio in ragione di quanto disposto dalla L 241/1990, l'apporto collaborativo dei privati può aiutare l'Amministrazione e gli Enti coinvolti, ad inquadrare correttamente gli interessi pubblico-privati connessi alla tematica da valutare e, di conseguenza, può permettere di adottare una decisione più ponderata.
Va poi ricordato che, i soggetti proponenti possono partecipare di diritto alla conferenza de qua, mentre gli altri soggetti-terzi hanno la facoltà di essere sentiti e di produrre documenti.
Dai primi riscontri avuti alle istanze protocollate, si può confermare una procedurale illegittimità dell'iter prodromico alla Conferenza di Servizi che, tra l'altro, vede invitati Enti che nulla hanno a che fare con il territorio o le problematiche poste a fondamento della stessa, con esclusione di quelli che, invece, devono obbligatoriamente partecipare.
In aggiunta all'iniziativa del Comitato FARE Giugliano, l'avv. Mennillo, di proprio impulso ha dato l'avvio ad una petizione on-line attraverso il sito change.org
Questa petizione nasce con il preciso intento di far ascoltare il grido di giustizia ad una concreta tutela della nostra terra e della salute di quanti la vivono.
Personalmente, il promotore della petizione, ritiene una vera offesa l'aver semplificato l'intera problematica della Terra dei Fuochi, in 'bonifiche' e 'screening', senza aver affrontato il problema rifiuti alla radice, limitandosi alla creazione di nuove discariche e impianti di incenerimento rifiuti.
Ritiene, infatti, che il problema vada affrontato diversamente attuando una concreta rivoluzione nel sistema di gestione dei rifiuti.
Sul territorio c'è già quanto occorre, e con un minimo intervento economico si può dare avvio alla rivoluzione ambientale necessitante. Non occorre una nuova discarica, anche perché Giugliano non è una pattumiera, così come non vi è necessità di un nuovo inceneritore.
È falso sostenere che le discariche già attive sono insufficienti, giacché esse lo diventano senza un concreto piano integrato di gestione e riciclo dei rifiuti.
Circa la nuova discarica, poi, va detto che la stessa viene allocata in una zona che non ha alcuna idoneità geoambientale per la realizzazione in sicurezza di una discarica di rifiuti inquinanti.
I rilievi preliminari finora effettuati nella zona del territorio del Comune di Giugliano in Campania, in cui è ubicata la cava Monticelli, evidenziano che i versanti subverticali della cava sono instabili, giacché interessati da dissesti che coinvolgono la porzione superficiale di circa 1 m di spessore.
Sul fondo di gran parte della cava, poi, in passato sono stati accumulati materiali di natura ignota sui quali finora non si è sviluppo il suolo e non è cresciuta la vegetazione.
Tale fatto è anomalo in quanto nelle zone nelle quali non si trovano tali materiali, la vegetazione è cresciuta ed è caratterizzata anche da alberi i d'alto fusto.
A questo punto, bisognerebbe prima rispondere a questo quesito: Che tipo di materiale è stato accumulato sul fondo della cava?
Va evidenziato, poi, che gran parte della base della cava si trova a quota di circa 8 m sul livello del mare per cui la falda lambisce la superficie del suolo e può, addirittura, allagarla durante i periodi piovosi.
Basterebbe solo questo dato per comprendere che è impossibile realizzare, in sicurezza, una discarica anche riportando terreno sulla attuale superficie.
La discarica, infatti sarebbe realizzata in una cava a fossa per cui la struttura impermeabilizzante dovrebbe sopportare il carico di alcune decine di metri di rifiuti inquinanti che causerebbero deformazioni e rotture.
Vale la pena, infine, ricordare che l'individuazione della cava è stata fatta dal Prof. Ing. Giovanni Perillo, recentemente posto agli arresti domiciliari in seguito alle indagini della Magistratura di Napoli circa le varie irregolarità commesse nella costruzione, gestione e collaudo della discarica di Chiaiano, realizzata nella cava a fossa del Poligono.
Infine, stando al progetto posto a fondamento della Conferenza di Servizi, la cava di Giugliano dovrebbe essere colmata mediante l'utilizzo di "frazione umida tritovagliata e stabilizzata CER 19.05.03" (compost fuori specifica), in poche parole rifiuti inquinanti.
Non possiamo in alcun modo legittimare, l'ennesimo INQUINAMENTO DI STATO, mascherato e presentato, come una qualificata ricomposizione di una cava.
Tra l'altro, l'intera operazione è inaccettabile, anche in ragione del fatto che si tratta di un progetto avente un costo elevatissimo e con notevole impatto ambientale.
Quanti vogliano prendere visione della Petizione On-Line possono farlo collegandosi al seguente link: https://www.change.org/it/petizioni/fermiamo-l-apertura-di-nuove-discariche-e-la-costruzione-immotivata-di-un-inceneritore-a-giugliano-in-campania
A tal proposito, per quanti avessero un profilo Facebook è stato creato un evento per il 27 marzo 2014, ovvero una giornata per la firma della petizione.
È un evento simbolico, dato che per firmare basta collegarsi e sottoscrivere, con una procedura che richiede non più di tre minuti.
In fine, si ricorda che la Rete Commons ha organizzato, per il giorno 29 marzo 2014 (ore 16.00), una manifestazione-corteo che muoverà dalla stazione della metro di Chiaiano.
Francesco Mennillo