Lettere da un (quasi) medico: "Vivo in povertà estrema, ma non ho diritto ad alcun sostegno"
"Gentili Signori di Napolitoday, Sono mesi che cerco di divulgare la mia storia/denuncia ai giornali ma senza riscontro. Sono una studentessa napoletana di Medicina e Chirurgia, spero che con i tempi che corrono la mia situazione desti maggiore interesse. Verso in una condizione di povertà estrema, vivo sola con mio padre pensionato (sono orfana di madre) ed un ISEE surreale, il quale non mi permette di accedere ad alcun sostegno! A causa dell'emergenza sono tornate alla ribalta discussioni sulla condizione dei sanitari, ma poco si sa del "come" si arriva ad essere medico, delle difficoltà personali, nonché economiche, di uno studente di Medicina. Personalmente posso dirvi che a nove esami dalla laurea mi sono trovata con un ammontare di tasse arretrate tali da non permettermi più il proseguo degli studi, tanto che mi sono vista costretta a creare un crowfounding per raccogliere una cifra per me (diversamente) impossibile da sostenere. In sintesi: io sono fuori e sono nell'ombra. L'Italia potrebbe avere un medico in più a breve, ma forse conviene più pensare che i professionisti che abbiamo davanti sono "eroi", "martiri" scesi dal cielo piuttosto che persone vere con le loro storie. Spero che la mia voce incontri il Vostro interesse".
I miei distinti saluti, In fede, Adriana Palumbo