Emergenza bus turistici per il Covid-19
Come noto in data 9 marzo il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il Dpcm del virus Covid-19 sull'intero territorio nazionale. Dal giorno seguente circa il 60/70% delle attività ritenute indispensabili hanno dovuto abbassare la saracinesca. Il problema di noi operatori di bus turistici in realtà parte dal 23 febbraio, quando il MIUR, dopo il primo caso di Covid-19 (21 febbraio) sospendere tutte le gite scolastiche. Al sorgere ormai della stagione lavorativa, vediamo circa il 30% del fatturato annuo andare in fumo in un giorno. I giorni a seguire sono una tragedia, ogni giorno fiumi di disdette e cancellazioni. Nel giro di qualche giornata ci siamo trovati tutti ad avere il 100% di servizi cancellati. Il mio è un grido disperato e di allarme, che insieme ad altri circa 50 vettori, creando il gruppo “Artisti del Volante” chiediamo aiuti ad un governo che ci ha completamente abbandonati. Ingenti investimenti per l acquisto di automezzi (considerando che un bus può costare 300mila euro) sembrano polverizzarsi. Con tutte le restrizioni che ci sono e che ci saranno e con il turismo ormai fermo, siamo stati i primi a fermarci e gli ultimi a ripartire. Chiediamo azioni mirate a sussidio di tutta la categoria, a rischio 6000 imprese e 25000 posti di lavoro. Non possiamo essere dimenticati. Salvatore