"Mi manca la donna che amo". L'amore ai tempi del Coronavirus: lettera a cuore aperto
Potrà essere una delle ultime priorità in piena emergenza Covid-19, pensare a queste cose, ma io non riesco, come in fondo tanti come me, ma quante coppie di innamorati sono lontani e distanti? Il gesto di quell'abbraccio che in molti casi è molto più efficiente di un medicinale, quella presenza costante nella tua vita, quella persona, anzi la persona che ognuno di noi, come me sogna di diventare la propria moglie e sopratutto la mamma dei propri figli. Chissà, speriamo, che questa lunga distanza abbia insegnato a chi è innamorato, l'importanza della propria donna che si ama. Non importa se il ristorante aprirà il 18 o se a teatro andremo l'anno prossimo, ciò che conta è vedersi. Il sorriso, gli occhi, il fruscio del vento nei capelli e che delicatamente sfiori con le proprie dita, vale più di mille ristoranti. A me manca tanto la donna che amo, manca la sua precisa presenza nel sollevarvi quando la vita mi ricorda che con me non è stata tanta amica. A me manca tanto la donna che amo, anche perché porta il nome, di una madonna molta venerata a Napoli, Carmela. Questa Napoli che in molte poesie, versi o canzoni rappresenta per gli innamorati un mondo ideale. A me manca tanto la donna che amo, manca la sua semplicità nel preparare il caffè, nello svegliarsi la mattina e quando senza nessuna autocertificazione mi viene ad abbracciare. Ecco l'amore ai tempi del Covid, quella lontanza che è servita nell'ambiente del mio cuore e nel mondo della mia anima, a dirti a essere presente che con te io voglio starci sempre.