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Quando bisogna togliere l'albero di Natale per non attirarsi la sfortuna

Il calcolo da una tradizione plurimillenaria

Detti e conti risalgono a millenni fa, quando si credevano le cose abitate da spiriti e si attribuiva un senso magico ad ogni azione. Le stagioni del mondo, come le età dell’uomo, erano scandite da riti di passaggio: propiziatori, servivano a piegare la volontà dell’universo ai desideri degli uomini che allora erano in realtà molto semplici e potevano riassumersi in salute e prosperità. Tutto il resto era superfluo.

Solstizio d'inverno e luci magiche

Le cronache riconducono ai Celti l’abitudine, al solstizio d’inverno, di portare in casa vischio o agrifoglio e tenere accese lucine alle finestre. Il solstizio d'inverno era considerato una sorta di oroburo di morte e rinascita, in quanto giorno più corto dell'anno. Il vischio, poi, per i druidi celtici era la pianta magica per eccellenza e l'agrifoglio simbolo di forza e vitalità: per gli antichi era in queste piante che trovavano dimora gli spiriti che in occasione del solstizio attraversavano la soglia del mondo dell'aldilà e bisognava offrire loro calore e protezione dal freddo. Tenere accesa una luce alla finestra nella buia notte dell’inverno li guidava al tepore della casa consentendo di assicurarsene la benevolenza.

Affinché però il ciclo delle stagioni avesse il suo corso, gli spiriti dovevano poi tornare nel loro mondo. Bisognava dunque fare in modo che ripartissero e, per questo, le luci andavano spente e vischio e agrifoglio messi fuori dalla porta. Se fossero rimasti in casa, infatti, gli spiriti non avrebbero più potuto attraversare la finestra tra i due mondi, i raccolti ne avrebbero risentito e la casa avrebbe sofferto la carestia.

Quando spegnere le lucine

Alle credenze dei primi popoli europei si è quindi sovrapposto il racconto cristiano del viaggio dei Re Magi e quello dell’Epifania. Dal momento che i Magi arrivarono a Betlemme solo 12 giorni dopo la nascita di Cristo, spegnere le lucine prima significherebbe far smarrire loro la strada.

Le decorazioni natalizie, dunque, non vanno rimosse prima del 12mo giorno da Natale.

Risale al 1700 la tradizione di spegnere le lucine alle finestre e togliere le erbe magiche alla vigilia della Candelora, il 2 febbraio: 40 giorni dopo il parto di Maria, 33 giorni dopo la circoncisione di Gesù, riallacciando ancora le narrazioni ctone e celtiche a quelle cristiane.

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