Si dice via Solìmena o Solimèna?
Da sempre i Napoletani modificano l'accento delle parole, ritraendolo se vogliono conferire importanza ed aulicità al termine
Francesco Solimena, detto anche l'Abate Ciccio, è stato tra i maggiori pittori attivi a Napoli.
Chi era Francesco Solimena: nato a Canale Serio (Avellino) nel 1657 e morto a Barra, nel capoluogo partenopeo, nel 1747, fu maestro del rilievo e del chiaroscuro, fondendo la lezione di Luca Giordano e Mattia Preti. Le sue opere rappresentano composizioni complesse e scenografiche ed influenzarono moltissimo tutta l'arte napoletana del Settecento. Ovvio, dunque, che a Napoli ci sia una strada a lui dedicata: si trova al Vomero, in piena zona dello shopping.
Si dice Solìmena o Solimèna? Se provate a chiedere in giro, la versione prevalente risulterà la prima. Si tratta però di quella sbagliata: la pronuncia esatta, infatti, è Solimèna (cfr. Treccani, Enciclopedia Italiana).
L'errore deriva dall'abitudine linguistica dei napoletani di accentare tutte le parole sull'ultima sillaba salvo poi ritrarre l'accento - in segno di "rispetto"- quando si ritiene che il termine o la persona/oggetto cui si riferisce abbia una certa importanza.