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"Voglio aiutare la mia città": infermiere vince il concorso a Roma, ma chiede di restare a Napoli

Diego Mancini, infermiere precario da quasi 15 anni, specializzato in malattie infettive, ha vinto il concorso ed è stato assunto all'A.O.U. Sant'Andrea di Roma, ma chiede di poter continuare a lavorare nella nostra città

Diego Mancini ha 40 anni e da quando ne aveva 25 lavora nel reparto di malattie infettive dell'Azienda ospedaliera universitaria Luigi Vanvitelli di Napoli come infermiere precario, somministrato da una ditta privata.

Esperto, capace e determinato, Diego da qualche giorno ha ricevuto una lettera che avrebbe dovuto renderlo felice come pochi, ma non è così. La lettera viene dall’Azienda ospedaliera universitaria Sant’Andrea di Roma che, dopo aver esaminato la graduatoria nazionale, lo assume a tempo pieno e indeterminato. Un sogno che diventa realtà'? Non per Diego:  "Il mio reparto nelle prossime ore sarà in prima linea nella battaglia contro il CoVid-19.  Fatemi restare. Voglio continuare a dare il mio contributo per la mia città", dice a NapoliToday. 

In previsione del picco dei contagi, al Policlinico Vanvitelli, infatti, è stato allestito un apposito reparto CoVid e ci sarà grande bisogno di infermieri esperti nelle specifiche procedure come di medici.

Diego, secondo prassi e secondo norme, come del resto fatto da altri colleghi,ha presentato richiesta di restare presso l'AOU Vanvitelli, ma non ha avuto ancora nessuna risposta. E tra poco dovrà prendere servizio a Roma. Per non perdere Diego, il Vanvitelli dovrebbe chiedere al Policlinico di Roma di attingere il suo nominativo dalla graduatoria: "Lo ha già fatto anche la Federico II, sempre per infermieri somministrati", spiega Diego e aggiunge "chiedo solo di poter fare la mia parte per la mia città, senza togliere niente a nessuno".

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