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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Non bevete nello stesso calice: l'invito a tutte le comunità religiose della Campania

"Da questa pratica si sono verificati gravissimi episodi di contagio", avvisa un comunicato della Regione

La Regione Campania  invita tutte le comunità religiose a non procedere nella celebrazione di riti che prevedano assembramenti di massa. Con un apposito comunicato si raccomanda, soprattutto, di non praticare, nella maniera più assoluta, la tradizione di bere dallo stesso calice: "Si sono verificati gravissimi episodi di contagio derivanti da questi comportamenti. E' assolutamente vietato praticarli". Intanto oggi, a mezzogiorno, tutte le campane della diocesi di Napoli erano invitate a suonare contemporaneamente per esprimere vicinanza ai fedeli in questo momento di angoscia per l'epidemia da Coronavirus.

CHIESE APERTE SOLO DI MATTINA

Napoli, le chiese saranno aperte tutti i giornima solo di mattina. La disposizione dell'arcivescovo di Napoli il cardinale Crescenzio Sepe è stata attuata per contrastare il contagio da Coronavirus.

I parroci saranno a disposizione dei fedeli per le confessioni e per offrire una parola di conforto e di incoraggiamento, nel rispetto delle norme indicate decreto dell'8 marzo scorso, ossia evitando l'assembramento e facendo osservare la distanza di almeno un metro tra le persone. Non saranno celebrate Messe né possono essere assunte altre iniziative liturgiche ad evitare condizioni di assembramento. Anche gli uffici della Curia, proprio per prevenire il contagio, saranno chiusi da lunedì prossimo fino al 3 aprile.

 La decisione è stata assunta dopo un incontro con i Vescovi Ausiliari, Mons. Lucio Lemmo e Mons. Gennaro Acampa, e con i Decani che coordinano, ciascuno per la propria zona pastorale, le parrocchie dell'intera Diocesi. "E' la testimonianza di una Chiesa che da una parte, attraverso i suoi sacerdoti, resta aperta al popolo di Dio facendosi carico della esigenza spirituale di ogni fedele che, anche se brevemente, vuole raccogliersi in preghiera e, dall'altra, avverte il dovere di condividere le limitazioni imposte a ciascun cittadino al quale viene chiesto di avere la massima attenzione, come sottolineano il Governo e la Conferenza Episcopale Italiana, perché un eventuale imprudenza nell'osservare le misure sanitarie potrebbe danneggiare altre persone e il bene comune", recita la nota diffusa dall'arcidiocesi.

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