A Santa Luciella per parlare con l'aldilà
Al Centro storico diffuso da secoli il culto del Teschio con le orecchie che sarebbe in grado di "inoltrare" richieste di grazia e suppliche
Per chiedere grazie e rivolgere suppliche gli abitanti del centro storico vanno da secoli in un luogo preciso: la chiesetta di Santa Luciella, al civico 5 dell'omonima strada, a ridosso di via dei Tribunali.
Come racconta a NapoliToday Valerio Ceva Grimaldi, autore del libro "Napoli Insolita e Segreta" (edizioni JonGlez), è qui che si trova infatti un formidabile intermediario tra il mondo terreno e l'aldilà: il Teschio con le orecchie che, secondo una credenza antichissima e ancora molto radicata, sarebbe in grado di raccogliere preghiere e richieste di aiuto per trasmetterle nell'aldilà.
Fondata nel lontano 1327, la chiesetta di Santa Luciella aveva raggiunto il massimo splendore grazie alla Corporazione dei Pipernieri, Frabbicatori e Tagliamonti - cioè gli antichi massoni - per poi cadere progressivamente in abbandono. Chiusa ai fedeli negli anni '80 del secolo scorso, ed adibita a deposito, la chiesa e il suo culto molto particolare non sono mai stati dimenticati dagli abitanti del quartiere. Poi, grazie all'entusiasmo, al lavoro e alla tenacia dell'Associazione Respiriamo Arte presieduta da Massimo Faella, da qualche mese la Chiesa è stata finalmente restituita alla città, con un apposito percorso di visita.