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La Giunta Regionale boccia il Piano Scuola: "Ritorno non prima del 23 settembre"

Duri comunicati da parte dell'assessore competente Lucia Fortini e dal Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca: "Irricevibile il documento del Miur"

"Il Piano Scuola è irricevibile, nel merito e nel metodo". L’assessore regionale all’Istruzione, Politiche Sociali e Giovanili della Campania Lucia Fortini boccia il documento del Miur. “Abbiamo lavorato anche di notte ma il tempo che ci è stato dato per esaminare e discutere le linee guida attese da mesi era veramente troppo poco, abbiamo chiesto una proroga di 24 ore prima di sottoporlo alla Conferenza Stato Regioni per l’accordo. Quanto al merito - chiarisce la Fortini - non ci sono, nel piano, indicazioni chiare sui tempi, i ruoli e le responsabilità. La posizione della Campania resta dunque molto critica e rigida: abbiamo presentato richieste di emendamenti su questioni per noi irrinunciabili. Innanzitutto l’incremento di organico di fatto per il personale docente e ATA. E’ assurdo, infatti, immaginare il potenziamento dell’organico facendo ricorso a volontari, esperti e associazioni: così si mortifica la didattica, a scuola servono docenti e l’organico va potenziato. Figure esterne possono affiancarlo ma mai sostituirlo. Chiediamo quindi la proroga, a partire dal primo settembre, di tutti i contratti in essere, per il personale docente e non docente, fino a nuova nomina. Per quanto riguarda il ruolo e le responsabilità degli enti locali - che devono essere espressamente indicati - è inoltre fondamentale stabilire i tempi in cui fare la ricognizione delle criticità e mettere in opera le soluzioni. Ancora, i fondi: servono ulteriori fondi per la formazione e per l’edilizia, visto che la copertura economica per interventi di manutenzione sottrae fondi all’acquisto di DPI e altre forniture e servizi per la ripresa dell’attività didattica previste dalla nota ministeriale 1033 dello scorso 29 maggio, e per l’acquisto di arredi, banchi monoposto e armadi. A tutt’oggi, inoltre, manca una definizione di edilizia leggera”.

Quanto alla data del ritorno a scuola, l’assessore regionale ribadisce che per la Campania, ferma restando la data del voto fissata al 20 e 21 settembre, non potrà essere prima del 23 settembre. A partire dalla fine di agosto, poi, verrà eseguito lo screening con tamponi su tutto il personale scolastico docente e non docente, una popolazione di circa 100mila persone. Si tratta del secondo step di controlli, dopo quelli già eseguiti sul personale coinvolto negli esami di maturità che la Regione Campania, unica in Italia, ha deciso per garantire lo svolgimento in sicurezza dell’attività scolastica.

De Luca

"Piena solidarietà e vicinanza al mondo della scuola. Non ci sono parole per gli elementi di dilettantismo e superficialità dimostrata in queste settimane dal ministero della Pubblica Istruzione in relazione alle problematiche per l’apertura del prossimo anno scolastico. Ribadiremo in tutte le sedi l’urgenza di assumere decisioni in relazione agli organici e alla definizione di linee guida che non siano astratte e tendenti a scaricare responsabilità su dirigenti, insegnanti e personale scolastico, oltre che sugli enti locali, senza peraltro fornire le indispensabili risorse. Saremo vicini alle famiglie al mondo della scuola, e sosterremo la loro battaglia nelle prossime settimane. In particolare, tra l’altro, sugli incrementi degli organici di fatto per personale docente, ATA, e personale amministrativo; sulla proroga dei contratti in essere fino a nuova nomina, sui fondi per l’edilizia e per gli arredi". 

La manifestazione

Mario Novelli, esecutivo dell'UdS Campania (in piazza oggi per la manifestazione in difesa della scuola, anche a Napoli), dichiara: "La didattica a distanza ha smascherato le contraddizioni delle politiche del governo e del sistema economico in Italia, le diseguaglianze socioeconomiche si ingigantiscono e la ministra Azzolina parla di "successo" della didattica a distanza, con studenti e studentesse che non possedevano gli strumenti digitali per sostenere le lezioni. Eppure la scuola ancora non è al centro dell'agenda politica del governo, nel piano scuola si manifesta soltanto una de-responsabilizzazione delle istituzioni rispetto al tema del diritto all'istruzione e ancora non esistono provvedimenti sulle falle dei Pcto (ex alternanza scuola-lavoro), sulle strutture scolastiche fatiscenti, con le quali è impossibile garantire la sicurezza negli istituti. É arrivato il momento di ragionare di riforma della scuola, riordino dei cicli, trasformazione della didattica, basta insegnare nelle scuole a riprodurre il sistema precario, che inquina i territori, sfrutta le persone e miete vittime. Nella nostra regione anche i risultati della didattica a distanza sono stati pessimi, le istituzioni regionali non si sono minimamente interessate a risolvere le falle di scuola telematica, e ancora oggi non si vuole fare i conti con la realtà della dispersione scolastica, che raggiunge ormai picchi altissimi nella nostra regione".

"É necessario dare priorità alla scuola, è necessario investire sulla conoscenza, altrimenti non usciremo mai dalla crisi post-coronavirus, non basteranno gli slogan della classe politica in un paese in cui si smantella la scuola pubblica, non andrà tutto bene".

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