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Testamento biologico: cos'è, perché e come farlo

Una legge attesa 24 anni, da quando Beppino Englaro ha cominciato la battaglia per sua figlia Eluana. Da alcuni mesi, la legge sul testamento biologico è realtà, ma ancora in molti non sanno come e perché utilizzarla. 

Per questo motivo, l'associazione di avvocati 'Divorzio al volo' sta organizzando incontri per spiegare ai cittadini quali sono le possibilità che la nuova norma offre: "Si tratta di una possibilità e non di un obbligo - specifica l'avvocato Giorgio Coppola - Nel dettaglio, consente a chi lo ritiene opportuno di decidere oggi, che ne ha la facoltà, come medici e parenti dovrenno comportarsi in caso di coma o i incidenti che riducano la persona in uno stato vegetativo. In pratica, ci consente di decidre oggi se, malauguratamente incappassimo in una situazione del genere, proseguire le cure o rinunciarci". 

Il Comune di Napoli è uno dei pochi ad aver attivato un registro per il testamento biologico: "Si può scaricare il modulo fac simile dal sito del Comune, oppure ci si può rivolgere a un professionista, un avvocato o un notaio. Si può indicare un fiduciario, cui verrà affidata una copia del testamento. Quindi bisognerà recarsi in Comune e depositare documento e firma". 

Il testamento biologico non va confuso col suicidio assistito: "Il suicidio assistito non è contemplato nel nostro ordinamento - prosegue l'avvocato - La differenza è che il testamento biologico consente alla persona di decidere per se stessa quando ancora ne ha la facoltà, mentre il suicidio assistito è affidato a una terza persona".  

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