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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Salute

La Sindrome di Burnout, quali sono i sintomi e come si previene

“Questa condizione si verifica quando lo stress lavorativo supera una certa soglia e porta all’esaurimento emotivo e alla depersonalizzazione, cioè alla messa in atto di atteggiamenti negativi di distacco, ostilità e freddezza”. L’intervista alla psicologa Carmen Cuozzo

L’Organizzazione Mondiale della Sanità accende i riflettori sulla condizione di milioni di persone “stressate” dai forsennati ritmi di lavoro e classifica il Burnout (o esaurimento da lavoro) come una “sindrome”. Nella nuova revisione dell’International Classification od Disease (Ia tabella globale che racchiude tutte le patologie e le condizioni di salute) l’Oms definisce questa condizione come un “fenomeno occupazionale determinato da una condizione di stress cronico mal gestito sul poso di lavoro”. Precedentemente il Burnout era inserito nei “problemi collegati alla difficoltà di gestire la vita quotidiana”, mentre oggi è stato incluso nei “problemi associati alla sfera lavorativa e alla mancanza di occupazione”. Oggi, questa condizione è associata in maniera esclusiva allo stress cronico nato sul posto di lavoro o alla frustrazione legata alla disoccupazione. Non rientra però nella categoria delle “malattie” ma nei “fattori che possono influenzare lo stato di salute e il contatto con i servizi sanitari. Ma come si fa a capire se si è affetti dalla Sindrome di Burnout? Quali sono i sintomi che caratterizzano questa condizione? NapoliToday lo chiesto alla psicologa Carmen Cuozzo, esperta in terapia familiare e sistemico-relazionale.

Dott.ssa, ci può spiegare meglio cos’è la Sindrome di Burnout?

“Possiamo definire la Sindrome di Burnout come una specifica malattia professionale legata al lavoro svolto in determinate condizioni e che implica un notevole carico di stress emotivo e cognitivo. In parole più semplici, tale sindrome consiste in una risposta ad una situazione avvertita come intollerabile, in cui il lavoratore percepisce una distanza incolmabile tra la quantità delle richieste ricevute e le risorse disponibili per rispondere adeguatamente ad esse. Il lavoratore si rende conto di non possedere le risorse necessarie, sia interne che esterne, per affrontare le richieste provenienti dal lavoro svolto. Tutto ciò causa nel soggetto uno stato di logoramento e forte stress psicologico che porta ad un deterioramento nei rapporti interpersonali, in quanto lo rende meno attento e disponibile al confronto con gli altri. Naturalmente è bene fare una distinzione tra stress e burnout, in quanto quest’ultimo non è altro che una particolare forma di risposta a specifiche condizione di stress. Inoltre, mentre lo stress costituisce una reazione momentanea di adattamento che può in seguito rientrare facilmente nella norma, il burnout presuppone un processo a lungo termine che difficilmente rientra spontaneamente. Dunque questa condizione può essere intesa come una sottocategoria dello stress con antecedenti correlati, cioè stesse cause, ma con conseguenze diverse per durata e gravità”.

Quali sono i segnali tipici di questa condizione?

“La sindrome di Burnout può manifestarsi con diversi segnali, in quanto l’individuo viene colpito a livello globale su più fronti. A livello fisico il soggetto può mostrare mal di testa, insonnia, fatica. A livello psicologico il soggetto inizia a mostrare un forte negativismo ed un’aumentata irritabilità, un’alterazione dell’umore, una scarsa fiducia in sé stesso ed una scarsa empatia. Infine, a livello comportamentale si osservano assenze o ritardi continui a lavoro, scarsa creatività e voglia di lavorare, ed infine chiusura al dialogo, cinismo e distacco emotivo nei confronti degli utenti con i quali ci si trova ad interagire”.

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