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Giovedì, 28 Marzo 2024
Salute

Riso: varietà, benefici e usi in cucina

Esistono più di 500 varietà ma i tipi di riso più conosciuti oggi sono sei, ognuno con proprietà benefiche differenti. Scopriamole insieme alla dott.ssa. Daniella Vitiello

Il suo nome originario è Oryza Sativa, una pianta asiatica appartenente alla famiglia delle Graminacee. Si pensa che il riso sia nato in Cina circa 4000 anni prima della nascita di Cristo. Solo successivamente si sarebbe diffuso nel Medio Oriente, Africa ed Europa. Oggi viene coltivato in quasi tutti i Paesi del mondo e rappresenta il principale alimento della metà della popolazione mondiale. Tra tutti i cereali è sicuramente quello più completo. E’ un alimento ricco di vitamine e minerali, ha una buona digeribilità, regola l’attività intestinale, e, non contenendo glutine, è particolarmente indicato per i soggetti celiaci o per chi ha delle intolleranze. Di questo cerale esistono numerose varietà con caratteristiche e proprietà differenti. Scopriamole insieme alla dott.ssa, biologa nutrizionista, Daniela Vitiello, nell'intervista di NapoliToday. 

Quali sono i valori nutrizionali e i benefici del riso?

“I valori nutrizionali variano a seconda della tipologia. In generale possiamo dire che è un cereale ricco di carboidrati (80 gr su 100 gr di prodotto), povero di grassi (0,5 g su 100 gr di prodotto), di proteine (0,6 gr su 100 gr di prodotto) e di fibre. Il riso è, inoltre, una buona fonte di minerali e vitamine. E’ un alimento adatto ai celiaci poichè non contiene glutine. Una sua peculiarità è l’alta digeribilità, per questo è adatto al consumo di tutti. Il riso, inoltre, ha un aminoacido essenziale, la lisina, carente nei legumi. Questa favorisce la formazione di anticorpi, ormoni ed enzimi, ed è necessaria per lo sviluppo e la fissazione del calcio nella ossa, oltre ad essere fondamentale per il benessere dei capelli, contenendo uno dei due aminoacidi che li costituiscono. Ha, infine, un effetto regolatore sulla flora intestinale, difatti si utilizza come adiuvante nella terapia dei disturbi a carico dell’apparato gastrointestinale”.

Quante tipologie di riso esistono e quali sono le loro caratteristiche?

“Sono state individuate più di 500 varietà ma i tipi di riso più conosciuti ad oggi sono il basmati, l’integrale, il nero, il riso venere, il parboiled, carnaroli, tutti con proprietà specifiche. Il basmati è indicato per chi soffre di ipercolesterolemia. Il riso integrale può essere d’aiuto a chi soffre di stipsi e a chi segue una dieta, avendo un potere saziante maggiore rispetto alle altre varietà. Il riso Carnaroli è il preferito degli chef, per il suo maggior contenuto di amido è adatto alla cottura lenta e perfetto per i risotti. Il riso nero è ricco di antiossidanti ed è adatto a piatti di insalata e a risotti. Si sposa bene anche con piatti a base di carne e pesce, tantoché è usato per il sushi o il sashimi giapponese. Il riso rosso ha un maggior contenuto di fibre e di sali minerali rispetto al riso bianco. È povero di grassi e ricco di fibre. È una importante fonte di carboidrati ma nello stesso tempo apporta al nostro organismo anche proteine vegetali”.

Riso e pasta. Quale preferire tra i due in caso di dieta, e perché?

“Di certo il riso è più saziante rispetto alla pasta. La pasta ha un contenuto calorico leggermente superiore, è più ricca di lipidi, proteine e fibre mentre è più povera di acqua e carboidrati. A meno che non ci siano condizioni particolari, è meglio alternarne il consumo di riso con la pasta”. 

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