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L’oncologia medica italiana parla napoletano e veste i colori del Pascale

Al XXV Congresso Aiom presidente e tre consiglieri sono ricercatori dell’Istituto dei tumori di Napoli

L’oncologia medica italiana veste i colori del Pascale se è vero che il presidente dell’Aiom appena entrato in carica è Franco Perrone, direttore della Struttura Complessa di Sperimentazioni Cliniche, tre consiglieri regionali su cinque sono i dirigenti medici Marilina Piccirillo, dello staff di Perrone, Margaret Ottaviano in forza nell’equipe di Paolo Ascierto, Alfonso De Stefano della scuderia di Antonio Avallone. E figlio del Pascale, anche se da qualche anno alle Molinette di Torino, è il nuovo presidente eletto, Massimo di Maio. Si è concluso ieri pomeriggio a Roma, con queste nomine, che dureranno due anni, il XXV Congresso dell’Associazione italiana di oncologia medica, quello del Cinquantennale.

Un Congresso che ha visto protagonista anche un altro ricercatore del Pascale: a Sandro Pignata, direttore della struttura complessa di Uro-Ginecologia e coordinatore scientifico della rete oncologica campana, è stato consegnato il premio per la ricerca e mentorchip. Nella motivazione: il grande contributo che ha dato allo sviluppo e alla crescita della ricerca oncologica in Italia, nonché della ricerca accademica fondando nel 1998 il gruppo di ricerca MITO. Marilina Piccirillo, 46 anni, ha coordinato uno degli studi più innovativi sul mesotelioma pleurico appena pubblicato sulla prestigiosa rivista The Lancet e presentato all’Aiom. Uno studio che ha definito una nuova opzione terapeutica nel mesotelioma pleurico (meglio conosciuto come la malattia provocata dal contatto con l’amianto) non operabile e metastatico, una neoplasia molto difficile da trattare.

Nel lavoro l’immunoterapia con pembrolizumab in combinazione con la chemioterapia con platino e pemetrexed, in prima linea, ha migliorato significativamente la sopravvivenza globale riducendo il rischio di morte del 21 per cento e anche la sopravvivenza libera da progressione è risultata significativamente migliore. Margaret Ottaviano, 36 anni, da un anno al Pascale e proveniente dall’Ospedale del Mare, oncologa ricercatrice è stata premiata tra i giovani oncologi mondiali al World Immunotherapy Council che si è svolto a inizio novembre a San Diego, dove tra l’altro ha presentato un interessante studio sulle differenze di genere nei pazienti trattati con immunoterapia.

Lo scorso ottobre Margaret Ottaviano aveva parlato al Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, palco ambito da molti giovani oncologi, portando i risultati di uno studio sui tumori del timo. Alfonso De Stefano, 43 anni, dirigente medico di Oncologia Clinica Sperimentale Addome, al Pascale dal 2016 è il braccio destro di Antonio Avallone, e uomo di punta dello studio clinico di fase 2 Impruve, i cui dati, assai promettenti, sono stati presentati in prima linea per la malattia del colon retto al World Congress of Gastroenterology a Barcellona lo scorso giugno al congresso di gastroenterologia e l’11 novembre all’Aiom.

"È davvero una soddisfazione - dice il direttore generale del Pascale  Attilio Bianchi - , per i singoli professionisti e per l Istituto nel suo complesso. Fortemente indicativo che l'eccellenza è il risultato di una squadra, una squadra che ogni giorno, ciascuno nel proprio ruolo, si impegna per un obiettivo comune". 
 

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