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Salute

Terra dei fuochi, impatto negativo sulla fertilità: il rapporto Ocse

Un recente studio italiano ha utilizzato il liquido spermatico per misurare l'impatto dell'inquinamento sulla salute maschile. Preoccupanti i dati nell'area della Terra dei Fuochi

Dati preoccupanti provengono dall'ultimo rapporto dell'Ocse, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, dal titpolo "Prospettive ambientali dell'Ocse all'orizzonte del 2050".

La stima è che in Unione Europea l'inquinamento atmosferico sia responsabile di circa 600mila morti premature, ma non solo. Nel documento viene riconosciuto che ha un impatto negativo sulla riproduzione, evidenze provenienti anche dal napoletano e in particolare dalla cosiddetta Terra dei Fuochi.

Un recente studio italiano pubblicato sulla rivista Environmental Toxicology and Pharmacology, infatti, ha utilizzato il liquido spermatico per misurare l'impatto dell'inquinamento sulla salute maschile. Sotto la lente d'ingrandimento il seme di abitanti di aree gravemente inquinate come appunto quella a cavallo tra le province di Napoli e Caserta. I dati sono preoccupanti: i pazienti che vivono in un'area altamente inquinata mostrano una percentuale media di frammentazione del Dna dello sperma superiore al 30%, evidenziando quindi un chiaro danno spermatico.

Inoltre, i ricercatori hanno suggerito che la valutazione del Dna dello sperma possa essere non solo un indicatore della salute individuale e della capacità riproduttiva, ma anche un dato adeguato per connettere l'ambiente circostante ai suoi effetti.

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