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Salute

Cervicalgia e aria condizionata, c’è connessione? Risponde l'esperto

“Ad oggi nessuno studio scientifico ha ancora dimostrato una correlazione tra variazioni climatiche e dolore muscoloscheletrico. L’unica cosa certa è che shock termici possono aggravare condizioni già preesistenti quali cervicalgia, artrosi e mal di schiena”. L’intervista al dott. Fabrizio D’Urso

Quante volte abbiamo ritenuto responsabile l’aria condizionata di dolori cervicali o alla schiena comparsi improvvisamente. Quante volte, in estate, discutiamo con i colleghi per la temperatura dell’aria condizionata. C’è chi la vuole più alta, chi più bassa, chi preferisce spegnerla per paura di subire conseguenze spiacevoli. Ma c’è realmente una connessione tra shock termici e dolori muscoloscheletrici come cervicalgia, mal di schiena e contratture muscolari? NapoliToday lo ha chiesto il dott. Fabrizio D’Urso, fisioterapista esperto in Riabilitazione dei Disordini Muscolo-Scheletrici e del Movimento.

I condizionatori, oltre a rinfrescare l’aria, spesso sono causa di contratture muscolari, mal di testa e mal di schiena. Come mai?

“Con l'arrivo del caldo estivo e con l'utilizzo dei sistemi di climatizzazione degli ambienti assistiamo spesso al fatto che molte persone riferiscono dolore cervicale, mal di schiena o dolore articolare. Ad oggi ancora nessuno studio scientifico ha dimostrato una reale correlazione tra variazioni climatiche e dolore muscoloscheletrico. C’è da chiarire che quando si parla di variazioni climatiche non ci si può riferire esclusivamente alla modifica della temperatura, ma bisogna tenere conto anche di altri parametri fondamentali quali la pressione e il tasso d'umidità. Questo rende ancora più complesso studiare questo tipo di correlazione. Una cosa, però, è certa, non sono la variazione climatica, la modifica della temperatura, dell'umidità o della pressione, ad essere la causa scatenante del dolore muscoloscheletrico. Tali fattori possono solo slatentizzare o aggravare condizioni già preesistenti quali artrosi, mal di schiena e cervicalgia”

E’ vero che lo shock termico causato dal freddo dell’aria condizionata può aggravarne i sintomi della cervicalgia?

“In realtà gli shock termici, a meno che non si parli di modifiche delle temperature di decine di gradi in pochi istanti, non sono dannosi, bensì migliorano la microcircolazione e non aggravano i sintomi della cervicalgia. Dato che la scienza oggi non riesce ancora a rispondere al perché il freddo o l'utilizzo del climatizzatore possano aumentare il dolore muscoloscheletrico, possiamo fare delle ipotesi. Una prima ipotesi riguarda lo stato di contrazione della muscolatura in risposta alle temperature. Il calore induce la muscolatura e i tessuti molli in generale (compresi i vasi) a rilassarsi, mentre il freddo porta ad una contrazione e ad una costrizione dei tessuti molli. In soggetti che hanno già problematiche a carico della muscolatura della colonna vertebrale o con problemi articolari, ciò può essere avvertito e percepito come un aumento della rigidità che a sua volta può essere tradotto in una sensazione dolorosa, ma di certo non aggrava una condizione già presente. Un'altra ipotesi riguarda il fatto che le variazioni di pressione atmosferica possano influenzare l'espansione dei gas intrarticolari, stimolando maggiormente le terminazioni nervose di articolazioni già sofferenti in quanto già meno protette. Infine, un'ipotesi molto valida è rappresentata dal fatto che, in genere, quando le temperature si abbassano, che sia la temperatura esterna o interna per l'utilizzo del climatizzatore, tendiamo a muoverci molto di meno e a fare molto meno esercizio fisico esponendoci maggiormente a manifestare una aumento del dolore legato ad una problematica già presente. E’ bene ricordare che la sedentarietà è il più importante fattore di rischio per l'insorgenza di dolore muscoloscheletrico e di problemi muscoloscheletrici”.

Aria condizionata, mal di schiena e artrosi, qualche mito da sfatare sulla loro correlazione?

“Sicuramente c'è da sfatare il mito secondo il quale il freddo, l’umidità e l’aria condizionata siano la causa di mal di schiena, artrosi ed altre problematiche muscoloscheletriche. Nella stragrande maggioranza dei casi tali problematiche sono causate da un'eccessiva sedentarietà e non di certo da variazioni climatiche. Mentre l'a rtrosi è una manifestazione praticamente naturale e che dunque colpisce, spesso in modo asintomatico, quasi tutti gli individui, la stragrande maggioranza delle problematiche muscoloscheletriche (cervicalgia, mal di schiena, problemi articolari, ecc) sono causate da un'eccessiva sedentarietà e non di certo da variazioni climatiche”.

Chi soffre di artrosi cervicale deve evitare l'aria condizionata?

“No, l'importante è utilizzarla in modo corretto senza creare ambienti troppo freddi e facendo più movimento”.

Come ci si può difendere dal condizionatore? C’è una temperatura consigliata?

“Coloro che soffrono già di problemi come dolore al collo, mal di schiena e dolori articolari, oltre ad un corretto utilizzo del climatizzatore, dovrebbero innanzitutto dedicarsi alla cura di tali problematiche affidandosi al proprio fisioterapista di fiducia. Per quanto riguarda il climatizzatore, questo dovrebbe essere utilizzato sempre in modo corretto a prescindere dalla presenza di problematiche muscoloscheletriche ed articolari. È importante ricordare che un utilizzo scorretto del climatizzatore può creare anche uno stress a carico dell'apparato respiratorio e indurre disidratazione. La temperatura non dovrebbe mai essere inferiore ai 5-6°C rispetto alla temperatura esterna ed evitare che la notte la temperatura scenda troppo. Inoltre la velocità del getto d'aria dovrebbe essere sempre al minimo ed aumentata solo nel caso in cui nell'ambiente ci siano molte persone".

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