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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute

Dieta funzionale: dimagrire con i cibi giusti e le corrette combinazioni

“Per perdere peso in modo sano non è necessario eliminare alcun cibo, ma solo combinare gli alimenti nel modo giusto ”. L’intervista alla dott.ssa Daniela Vitiello

Non tutte le persone riescono a perdere peso con la medesima dieta, questo perchè ognuno risponde in maniera diversa ai singoli alimenti che introduce nell’organismo. Perché una dieta funzioni è fondamentale concepirla tenendo delle caratteristiche genetiche del singolo. Deve essere il DNA a suggerire al dietologo la composizione della dieta (quindi il rapporto tra proteine, lipidi e carboidrati) che meglio si adatta a quell'organismo. Una dieta non deve basarsi sulla riduzione del numero di calorie da assumere nel corso della giornata, ma sulle sostanze contenute nei cibi e sulle giuste associazioni tra questi, che attivano o inibiscono il metabolismo. E’ questo il principio alla base della dieta funzionale: un regime che tenga conto degli effetti funzionali degli alimenti sull’organismo. Ma come è strutturata una dieta funzionale? Lo abbiamo chiesto alla dott.ssa, biologa nutrizionista, Daniela Vitiello.

  • Dott.ssa, cos’è la dieta funzionale e in cosa consiste?

“La dieta funzionale è un regime alimentare in cui gli alimenti diventano “farmaci”, “nutraceutici”. Parliamo di “nutraceutici” quando vogliamo mettere in evidenza le proprietà curative dei nutrienti presenti nei cibi. Con la dieta funzionale si guarda il “dentro” degli alimenti, i nutrienti capaci di far bene al nostro Dna e al nostro organismo, e di modulare l’espressione genetica. Per perdere peso in modo sano non è necessario eliminare alcun cibo, ma solo combinare gli alimenti nel modo giusto”.

  • Come è strutturata?

“La dieta funzionale prevede grandi quantità di verdura, meglio se di stagione e cruda per conservare le loro proprietà antiossidanti (utili per combattere i radicali liberi). La verdura è ricca di acqua e aiuta i reni a funzionare bene e a eliminare le tossine. Ogni pasto deve contenere un solo carboidrato, quindi no a riso, legumi, pasta, patate, pane e frutta nello stesso pranzo o cena. Vanno consumati separatamente. Non associandoli nello stesso pasto la glicemia si manterrà nella norma rispettando il pancreas, l’organo che produce insulina (l’ormone che fa ingrassare). Il re dei condimenti deve essere sempre l’olio extravergine, ricco di polifenoli dalle capacità antiossidanti e antinfiammatorie. Altra regola base della dieta funzionale è non combinare grassi e proteine (carne bianca, pesce, uova e formaggi magri). Il fritto non è bandito ma meglio consumarlo una tantum. Come merenda si può optare per il cioccolato extra-dark, ricco in polifenoli, e la frutta secca, ricca di minerali e omega 3”.

  • A quali soggetti può essere consigliata?

“E’ consigliata a tutti i soggetti che vogliono perdere peso e a coloro che hanno dislipidemie. Ovviamente è sempre sconsigliato un approccio fai da te”.

  • Quali sono i vantaggi di questa dieta?

“Se si è in sovrappeso, la dieta funzionale oltre al decremento del peso, riduce le sostanze infiammatorie causate dall’aumento del tessuto adiposo; migliora il quadro della sindrome metabolica, riduce la pressione arteriosa e le dislipidemie, diminuendo il rischio dell’insorgenza delle placche aterosclerotiche”.

  • Può avere effetti collaterali?

“Nessun effetto collaterale se la dieta è fatta bene e si evita il fai da te!”.

  • Può farci un esempio di menù di dieta funzionale?

“La dieta funzionale ipocalorica classica è una dieta frazionata in sei momenti-pasto:

  1. Colazione: pane tostato con cioccolato extradark con caffè o te’ verde senza zucchero o pane tostato con pomodori e un filo di olio;
  2. Spuntino: frutta secca e frutta fresca; 
  3. Pranzo: cruditè di verdure + un secondo e un contorno a scelta e pane;
  4. Merenda: frutta secca e frutta fresca;
  5. Cena: cruditè di verdure + un piatto di pasta o riso con verdure o zuppa di legumi
  6. Un bicchiere di vino rosso al giorno, se è gradito.

Per il condimento si deve preferite l’olio Evo”.

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