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Salute

Distrofia retinica ereditaria, sperimentata a Napoli la nuova terapia Luxturna

Il trattamento è stato usato per la prima volta in Italia presso la Clinica Oculistica dell'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli

È stato usato per la prima volta in Italia nella Clinica Oculistica dell'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli: due bambini, affetti da una forma particolare di distrofia retinica ereditaria, sono stati sottoposti ad un trattamento innovativo perché ipovedenti.

È stata Francesca Simonelli, direttrice della Clinica Oculistica, a presentare ieri presso l'ateneo i risultati ottenuti. "Questi sono i primi due bambini – ha spiegato – che vengono trattati in Italia con la nuova terapia Luxturna, che è in grado, attraverso una singola somministrazione, di migliorare la capacità visiva dei pazienti". “I risultati – ha proseguito – sono evidenti dopo pochi giorni dall'intervento e consistono in uno straordinario miglioramento visivo evidente soprattutto nelle condizioni di scarsa luminosità”.

La malattia è degenerativa e progressiva, e ora c'è la possibilità di provare a combatterla. "Questa terapia innovativa è un punto miliare dal quale partire – ha sottolineato Assia Andrao, presidente nazionale Retina Italia onlus – In Italia ci sono circa 250 persone affette da questa patologia, tra adulti e bambini. Ci sono dei criteri di inclusione per questa terapia che vanno valutati. Non diamo false speranze. C'è una vera speranza, diamola in maniera corretta. Spero che sia davvero il primo passo verso una terapia genica".

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