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Salute

Bite dentale, benefici e controindicazioni? Risponde l’odontoiatra

“La sua funzione è ripristinare un rapporto spaziale ideale tra le arcate dentali. Puó essere consigliato come terapia in caso di bruxismo, serramento dei denti e patologie cervico-facciali da stress”. L’intervista alla dott.ssa Marilena Troise

Il bite dentale è uno degli apparecchi ortodontici più utilizzati per il trattamento di alcuni disturbi dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM), come il bruxismo e la malaocclusione. Si tratta di una mascherina trasparente in resina acrilica o in altri materiali termoformati che viene inserita tra l’arcata dentaria superiore e quella inferiore, con lo scopo di proteggere i denti e ripristinare un equilibrio tra le varie componenti del sistema di masticazione. La terapia con il bite viene consigliata per risolvere problemi legati all’apparato masticatorio, ma, ripristinando la corretta posizione durante la masticazione, favorisce anche un riallineamento posturale, risolvendo numerosi disturbi quali cervicalgie, cefalee, ecc. Ma in quali casi può essere prescritto e quali sono i benefici di questo apparecchio? Lo abbiamo chiesto alla dott.ssa Marilena Troise, specializzata in odontoiatra e odontoiatria estetica.

- Dott.ssa, qual è la funzione del bite?

“Il bite è un dispositivo mandibolare con cuspidi e fosse che simulano l'anatomia occlusale, e che viene utilizzato durante il riposo notturno. La sua funzione è ripristinare un rapporto spaziale ideale tra le arcate dentali, presupposto per una dinamica mandibolare più efficace possibile”.

- Quando viene consigliato dal dentista il suo utilizzo?

Puó essere consigliato come terapia, su prescrizione del medico odontoiatra, in caso di bruxismo (digrignamento dei denti), serramento dei denti e patologie cervico-facciali da stress. Per la prescrizione è fondamentale il parere di un professionista esperto in gnatologia al fine di evitare protocolli che non apportano benefici ai pazienti e che non individuino la reale causa dei sintomi. Il bite:

  • è indicato per modificare rapidamente lo schema occlusale;
  • è consigliato per riposizionare il menisco dislocato nell’articolazione temporo-mandibolare;
  • è efficace nel disingranaggio di superfici articolari per indirizzare lo sviluppo osseo (sia locale che posturale) in soggetti in accrescimento;
  • è indicato nei pazienti disfunzionali con dolore, dove può essere controindicato il riposizionamento immediato (per questo si procede per gradi)”.

- Quali sono benefici della terapia col bite?

“I benefici del bite sono molteplici:

  • protegge e riabilita l’articolazione temporo-mandibolare;
  • protegge i denti dall’usura dovuti al digrignamento/serramento (è, quindi, utilissimo nella terapia di sensibilità dentale dovuta ad usura del tessuto dentale);
  • scongiura la recidiva se utilizzato come apparecchio di contenzione dei denti dopo l’allineamento con il trattamento ortodontico;
  • rilassa i muscoli masticatori che mediante le catene neuromuscolari influenzano la postura;
  • risolve cervicalgie, mal di schiena e mal di testa, disturbi legati a tensioni neuromuscolari dei masticatori”.

- Quali controindicazioni potrebbe avere il bite?

"Vengono valutate caso per caso dal professionista".

- Come deve essere pulito e conservato il bite?

“Deve essere prima lavato con lo spazzolino e il dentifricio, e poi tenuto per 10 minuti nel collutorio. Dopodichè deve essere sciacquato, asciugato e conservato in una custodia di plastica non chiusa per evitare che possano proliferare batteri”.

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