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Anoressia, chat whatsapp e siti che spingono a rincorrere la “perfezione”

“La Rete è ricca di comunità virtuali che alimentano il disturbo alimentare. Per arginare i danni bisogna sensibilizzare e informare il più possibile”. L’intervista a Stefano Iovino e Giuseppina Barra del Centro DiCA Napoli

Quali sono i comportamenti tipici di chi soffre di anoressia?

“L’anoressia presenta due varianti: con restrizioni (la perdita di peso avviene solo ed esclusivamente attraverso la riduzione di cibo), con abbuffate/ condotte di eliminazione (sono presenti ricorrenti episodi di abbuffata o condotte di eliminazione cioè, vomito autoindotto o uso inappropriato di lassativi, diuretici o enteroclismi). In entrambi i casi c’è un’attenzione ossessiva verso il cibo, per gli introiti calorici (con conseguenti conteggi delle calorie stesse finalizzati ad una riduzione sempre maggiore), per l’attività fisica (lo sport può assumere connotati compulsivi)”.

Quali sono le cause che generano questa malattia?

“L’anoressia, come, in generale, i Disturbi del Comportamento Alimentare, non ha delle cause specifiche e isolabili. Esistono, piuttosto, una serie di fattori che concorrono alla genesi della patologia. Tra questi, a nostro avviso, quelli familiari ed intrapsichici rappresentano un aspetto di fondamentale importanza. Non vanno però messi in secondo piano i fattori sociali/ culturali: il falso mito della magrezza, gli ideali di bellezza imposti dai media vengono fatti corrispondere alla perfezione corporea e al successo personale”.

Quali complicazioni fisiche può portare l’anoressia?

“Nella nostra attività di sensibilizzazione ai Disturbi del Comportamento Alimentare, ci siamo spesso soffermati ad informare le persone su quelle che sono le conseguenze fisiche che questi disturbi possono provocare, proprio perché è necessario che si conoscano le conseguenze varie e gravi che possono esserci sull’organismo. Alterazioni elettrolitiche, danni renali, alterazioni metaboliche, disturbi gastrointestinali, danni ai denti, perdita di capelli, osteoporosi, amenorrea e problemi di fertilità sono tra le principali. Sono conseguenze sul piano organico che l’anoressia, soprattutto se cronicizzata, può causare. In casi estremi, purtroppo, l’anoressia può essere fatale e condurre al decesso”.

Come incidono i social su questa patologia?

“I Social, e la Rete in generale, hanno un ruolo molto spesso pericoloso. Oltre a veicolare un’ideale di bellezza e di successo che va di pari passo con una forma fisica “perfetta”, si è assistito sempre più alla nascita dei cosiddetti gruppi “proana”. Si tratta di gruppi di persone (spesso si riuniscono su WhatsApp o su blog specifici) che condividono espedienti per “migliorare” la propria anoressia, fornendo consigli su come e quanto mangiare o su quali siano le modalità migliori per vomitare”.

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