rotate-mobile

Scontri al comizio Pd, Zingaretti: "Una brutta cosa"

"Ho saputo degli scontri all'esterno del teatro, una brutta cosa". Se l'aspettava probabilmente diversa Nicola Zingaretti, segretario del Pd, l'apertura della campagna elettorale a Napoli. Pochi minuti prima del suo arrivo, all'esterno del Teatro Sannazzaro, si sono registrati scontri tra la polizia e un gruppo di una trentina di disoccupati del Movimento 7 novembre. Due di questi è finito in ospedale, uno mostrava un volto visibilmente insanguinato, probabilmente per la rottura del naso. 

Il leader del Partito democratico ha preferito passare dal retro ed è comparso direttamente sul palco, evitando i manifestanti che chiedevano incontrare lui e soprattutto il governatore della Campania Vincenzo De Luca, atteso ma assente. "Ho provato a mandare qualcuno a parlare - spiega Zingaretti a chi gli ha chiesto come mai non avesse voluto incontrare i manifestanti - ma purtroppo io venivo da fuori (da Casal di Principe, ndr). E' stata una brutta cosa, ma questo è il segnale di quanto male sta facendo questo Governo". 

I manifestanti, però, ce l'avevano anche e soprattutto con l'amministrazione regionale e con alcuni provvedimenti varati dal Pd, come il Jobs act. Il segretario ha driblato le domande dei cronisti sull'argomento, così come quelle su una valutazione sull'operato di De Luca. Sul palco, i temi sono stati quelli, appunto, del lavoro e della battaglia contro le diseguaglianze sociali. "La possibilità di frenare la deriva antidemocratica dei populismi passa dalla nostr capacità di proporre un'alternativa di Governo" le parole di Zingaretti, affiancato dal capolista Franco Roberti e dal segretario regionale Leo Annunziata. 

Finito il suo intervento, l'attuale presidente del Lazio è svanito nel retro palco, così come era comparso. 

Video popolari

Scontri al comizio Pd, Zingaretti: "Una brutta cosa"

NapoliToday è in caricamento