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Video chock, per Maroni la pubblicazione non era necessaria

Il ministro degli interni Roberto Maroni, pur attestando stima per il lavoro della procura napoletana, fa sapere che la pubblicazione del video dell'omicidio, secondo lui, non era necessaria, bastava pubblicare un fotogramma

La diffusione del video che ritrae l'omicidio di Mariano Bacioterracino, pur avendo sortito l'effetto desiderato dalla Procura, ovvero l'identificazione del killer, ha destato la reazione del ministro degli interni Roberto Maroni che, in un'intervista al Corriere della sera, ha espresso la sua contrarietà all'idea di diffondere quelle sequenze.

Secondo Maroni, in questo modo si è offerta al mondo intero un'immagine di Napoli lontana dalla realtà. Secondo lui, sarebbe stato sufficiente pubblicare un singolo fotogramma che ritraesse il volto del killer.

Dal canto suo, Giandomenico Lepore, procuratore capo di Napoli, ringrazia il ministro per le attestazioni di stima personali che gli ha rivolto, ma ma sottolinea che "un semplice fotogramma non avrebbe sortito l'effetto sperato", soprattutto per provocare "uno scatto d'orgoglio dei napoletani".

Inoltre, Lepore spiega che gli è "costata molta fatica" ma la scelta è stata ritenuta "necessaria. C'era bisogno di quelle immagini anche forti per scuotere le coscienze".
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