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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Varoufakis: "Le città ribelli come Napoli stanno rinvigorendo l'Europa"

L'ex ministro della finanze della Grecia ha partecipato a Roma ad un incontro con il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris per parlare della situazione europea dal titolo: "Dalle città ribelli parte la sfida all'Europa"

"L’anima dell’Europa è minacciata da questa grave crisi. Il Vecchio Continente si sta disintegrando ed il peso più grande della crisi grava sulle spalle dei più deboli. Le città ribelli come Napoli, però, stanno rinvigorendo le politiche democratiche in Europa. Stiamo dimostrando che c’è un’alternativa. Il futuro del continente dipende da ognuno di noi. Non dobbiamo innamorarci di noi stessi, ma non dobbiamo perderci d’animo. Ci vorrà tempo, siamo solo all’inizio". Così Yanis Varoufakis nel corso di un incontro a Roma con il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, dal titolo: "Dalle città ribelli parte la sfida all'Europa".

L'ex ministro delle finanze della Grecia, che ha recentemente lanciato DiEM25, un movimento pan-europeo per richiedere la piena democratizzazione del continente entro il 2025 a cui hanno aderito già circa 20000 persone, ha parlato della situazione del Vecchio Continente e delle nuove esperienze politiche come quella di Napoli

L'incontro, che si è svolto presso il centro culturale capitolino Baobab Experience, è stato moderato da Lorenzo Marsili, fondatore di European Alternatives, realtà transnazionale attiva da nove anni in tutta Europa e che ha recentemente avviato un lavoro di mappatura e messa in rete delle 'città del cambiamento'. L'evento ha avuto la forma di una breve conversazione, seguita da un confronto con realtà territoriali e cittadini. Tra gli interventi da registrare anche quelli di rappresentanti di alcune realtà napoletane come Iskra e l'ex Opg Je so' pazzo e quello della neo-eletta consigliera comunale partenopea Eleonora de Majo.

"Oggi Napoli è una città talmente in movimento che non ci prendono mai - ha esordito Luigi de Magistris - . Siamo un punto di riferimento per certi aspetti, perché tantissimi cittadini si sono riappropriati di spazi di città per fare cultura, associazionismo, politica, economia. Siamo una città ribelle, una città rifugio che accoglie tutti. Prima sono stato contento di chiacchierare con Yanis Varoufakis, perchè quando ci fu la crisi greca Napoli si è schierata con loro. L’Europa per 70 anni ha pensato solamente alle oligarchie, alla moneta unica, alle transazioni economiche, dimenticando le persone, i diritti, i popoli".

"Napoli non è città del pensiero unico - ha proseguito il primo cittadino partenopeo - ed è per questo che abbiamo cercato di dare spazio alle autonomie che si organizzavano in tutti i quartieri della città. Noi crediamo moltissimo in quello che sta accadendo sui territori. Nei prossimi cinque anni daremo potere anche alle assemblee popolari, per aprire una nuova pagina. Che cosa bisogna fare di alcuni luoghi della città deve deciderlo la gente, non solo il Comune. La sovranità appartiene al popolo e a Napoli è il popolo che ha dimostrato di essere il potere forte. A noi interessa costruire movimenti che non ci sono mai stati e lo faremo insieme al popolo. Ci organizzeremo sempre meglio per vincere ulteriori battaglie. Il capitale umano conta più di quello economico. Abbiamo fatto una rivoluzione senza un euro. Venite a Napoli e rendetevi conto di ciò che sta accadendo".

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