rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Ischia

Tangenti Ischia, Berlusconi: "I giudici vogliono arrestarmi su ordine di Napolitano"

Tra le carte spunta una telefonata fatta dall'ex premier ad Amedeo Laboccetta, ex parlamentare Pdl il cui telefono è sotto controllo

Spunta anche il nome di Silvio Berlusconi tra le carte dell'inchiesta sulle tangenti ad Ischia. Viene fuori, infatti, una telefonata fatta dall'ex premier (tramite la sua segretaria) ad Amedeo Laboccetta, ex parlamentare Pdl il cui telefono è sotto controllo al fine di chiarire soprattutto la natura dei suoi contatti con Francesco Simone, il responsabile delle relazioni istituzionali della cooperativa CPL, arrestato nei giorni scorsi.

In questa telefonata dell'11 maggio dello scorso anno, annotano i Carabinieri del Noe, Berlusconi e l'ex parlamentare "commentano la situazione di crisi che c'e' in giro...disoccupazione giovanile e problema immigrati e l'Europa che non prende posizioni", poi l'ex premier dice a Labocetta che "i giudici, anche su ordine del Capo dello Stato, aspettano soltanto un suo passo falso per avere la scusa ed arrestarlo". Capo dello Stato che, all'epoca della telefonata, era Giorgio Napolitano.

 Si tratta, però, solo di un sunto della conversazione dato che nell'atto giudiziario (una richiesta di proroga delle intercettazioni nei confronti di Labocetta datato 5 giugno 2014) non c'è la trascrizione testuale della telefonata in questione.

   

   

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tangenti Ischia, Berlusconi: "I giudici vogliono arrestarmi su ordine di Napolitano"

NapoliToday è in caricamento