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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Strappo sui Trasporti, il presidente della commissione comunale punta il dito contro l'assessore

Il presidente della Commissione Trasporti del Comune di Napoli, Nino Simeone, preferirebbe un assessore di strada che comunichi di più con i consiglieri

Continua la diatriba a distanza tra l'assesore ai Trasporti del Comune di Napoli, Mario Calabrese e il presidente della omonima commissione comunale, Nino Simeone.Gia ieri, dopo la relazione in aula dell'assessore, il consigliere comunale e presidente della commissione trasporti era rimasto perplesso. Così, il giorno prima del sopralluogo al cantiere della Linea 6, Nino Simeone fa una disamina sui trasporti con Napoli Today, puntando il dito contro una progettazione imprecisa e una mancanza di comunicazione tra Giunta, commissioni e consiglieri. L'attacco alla Giunta è forte sia sulla metro che su Anm.

L'assessore Calabrese dice che non c'è nessun caso Linea 6 e ha predisposto per domani un sopralluogo al cantiere.

"Troppo tardi, sempre troppo tardi. È una questione di tempismo ed è quello che contesto ogni giorno agli assessori con cui ho a che fare. Se loro utilizzassero i rapporti con le commissioni e con i consiglieri con maggiore rispetto, magari certi equivoci non nascerebbero, ma questo non è un equivoco. È un dato di fatto che, se domani, per miracolo, l'Ansaldo consegnasse i cantieri della Linea 6 e dall'alto con una gru si calassero i vagoni da 25 metri in questa stazione o pozzo di piazzale Tecchio, non consentirebbe l'arrivo degli altri treni nuovi, che abbiamo scoperto non essere nemmeno in produzione".

L'assessore dice però che è previsto che si possano calare i treni da 39 metri.

"No. Ovviamente lui è un luminare, ma noi umili plebei, eletti dal popolo, quando andiamo sui cantieri chiediamo agli operai e non è proprio così. Quei treni sono a vagoni ma sono difficilmente smembrabili e dovrebbero essere fatti a pezzi per essere calati giù. Il problema è che si è arrivati all'ultimo momento e l'officina deposito non esiste a via Campegna, è ancora tutta zona militare, la manutenzione dove la facciamo? Per strada mentre camminiamo o di notte in qualche stazione e gli operai come piccole formichine sistemano? Non è così che si fa, una città come la nostra deve mettere a disposizione del servizio di trasporto pubblico tutte le azioni per garantire una manutenzione perfetta, se no succede quello che è successo alla Linea1, dove questi grandi professori e architetti non hanno pensato alla corsia di sorpasso. Se si rompe un treno sulla linea bisogna spingerlo fino all'officina di Piscinola o Garibaldi e non si può far passare un altro treno, essendo un unico binario. Perciò si accumulano i ritardi. Come abbiamo avuto un sindaco di strada, mi piacerebbe avere un assessore di strada. Calabrese è un professionista ad alto livello ma la città non ha bisognio di un luminare ma di gente operativa, quelli che una volta chiamavano "'a visparella".

Dalla Metro ad Anm, ci sono poco più di 100 giorni per il piano di rientro, quali sono le prospettive?

"Nessuno dia la responsabilità ai lavoratori. Non mi sono piaciute le dichiarazioni di alcuni assessori perché le colpe sono soprattutto le loro percché chi ha gestito questa cosa sono proprio loro, gli assessori, insieme ai sindacati che difendevano la posizione dei lavoratori. Ci hanno presentato un piano di salvataggio e io non ho presentato emendamenti da buon soldatino. La colpa che hanno i lavortori è quelle di non essersi accorti di quello che stava succedendo. Le dichiarazioni fatte a Capodanno mi hanno dato molto fastidio, non quelle di Luigi, perché il sindaco parla a nome di tutti ma gli assessori e quelli che non hanno a che fare col mondo dei trasporti, se la potevano risparmiare".

Ci sono gli estremi per salvare l'azienda e lasciarla pubblica?

"Noi dobbiamo fare di tutto e ci stiamo impegnando, da lontano guardo le cose che fanno a San Giacomo e il sindaco è veramente in prima linea su questa cosa. Se e quando ci chiederanno un contributo, siamo qui a disposizione. Non c'è niente di personale con nessuno, le cose io le dico in buona fede, nell'interesse dell'amministrazione e dei cittadini".

Piazza Garibaldi è uno snodo importante per i trsporti cittadini ma la viabilità ne risente molto. Esiste una soluzione per decongestionare l'area?

"Se gli staffisti si mettessero un po' con noi umili plebei a verificare quello che succede ogni giorno, altro che battuta del semaforo spento del Capitano Maraffino. In quell'area c'è bisogno di ordine e disciplina, chi abita nelle zone limitrofe vive nel caos. Paradossalmente, i Vigili Urbani pagano per tutti, si pretende da questi signori il mantenimento della legalità e della disciplina su un'area così ampia con pochissime unità. In quell'area c'è un flusso di quasi due milioni e mezzo di passeggeri, ci sarebbe bisogno di un Comando a parte. La piazza è bellissima, è bella la pedonalizzazione delle aree ma così ne soffre la viabilità. Le strade sono ristrette e si crea il caos più totale. Ci vorrebbe una sinergia tra Polizia Municipale e uffici competenti, ci vogliono nuovi impulsi e sono certo che Attilio Auricchio saprà mettere le donne e gli uomini giusti al posto giusto. Poi bisognerebbe mettere i cittadini in condizione di affidarsi di più al servizio pubblico".

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