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Scandalo toghe, de Magistris: “Non basta la riforma, serve il sorteggio del Csm”

Il sindaco di Napoli ha parlato sia a La7 che a Libero

"Ormai non è nemmeno sufficiente la sola riforma del Csm, tutto il sistema giudiziario è vittima di degenerazioni correntizie. Per come si è messa la questione, non credo più alla capacità autonoma dei magistrati di ripulirsi da un contagio così forte". A dirlo è Luigi de Magistris, sindaco di Napoli ed ex pm, in un'intervista a Libero sul caso Palamara. In merito alla proposta di nominare i membri del Csm con il sorteggio, de Magistris spiega che avrebbe giudicato "impensabile questa soluzione 15 anni fa", mentre oggi "non soltanto sono a favore del sorteggio, ma ridurrei a un armo la durata dell'incarico: il sistema è diventato talmente tentacolare che, anche con il sorteggio, dopo quattro anni di permanenza nel Csm saremmo punto e a capo".

Secondo de Magistris, "quando il Csm smette di essere l'organo di autogoverno e diventa altro, tutto l'ordine giudiziario viene messo in questione. E allora l'Italia intera deve essere in grado scrostare e ripulire il sistema, se necessario anche attraverso una riforma costituzionale". Sulla separazione delle carriere, de Magistris premette di essere "assolutamente contrario a ogni forma di dipendenza del pubblico ministero dal potere esecutivo", poi aggiunge che "si potrebbe ragionare su un sistema che garantisce appieno l'autonomia e indipendenza dei pm in presenza di una distinzione delle camere tra magistratura requirente e magistratura giudicante. Comprendo la genesi della nostra unicità originaria, ma se non è più garantita la parità tra l'accusa e la difesa allora bisogna ripristinare l'equilibrio. Si può fare mantenendo il Csm così com'è oppure modificandolo".

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