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Renzi a Napoli: "Sud meraviglioso, ma c'è spreco di bellezza"

Il premier è intervenuto agli Stati generali del turismo. Sulle contestazioni: "Le istituzioni non hanno paura di chi tira sassi"

Dopo aver visitato a sorpresa il Museo di Capodimonte, Renzi si è mosso verso il Museo ferroviario di Pietrarsa, per l'ultima giornata degli Stati generali del turismo inaugurati giovedì proprio dal ministro Dario Franceschini, in viaggio con lui. Imponente lo spiegamento di forze dell'ordine. Sul posto carabinieri, polizia e unità cinofile, con alcuni tiratori scelti a stazionare sui tetti.

L'ARRIVO A PIETRARSA - Nella struttura, a Portici, a riceverlo il governatore della Campania Vincenzo De Luca, il sindaco di Portici Nicola Marrone, il prefetto di Napoli Gerarda Pantalone, il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore, l'eurodeputato Pd Pina Picierno e Mauro Moretti, presidente di Fondazione Ferrovie dello Stato. Presenti anche la candidata del centrosinistra a Palazzo San Giacomo Valeria Valente, e il segretario regionale Dem Assunta Tartaglione. Vincenzo De Luca è stata la prima persona abbraciata dal primo ministro.

L'INTERVENTO DI RENZI – L'intervento di Renzi agli Stati generali del turismo ha toccato numerosi argomenti. "Ritengo – ha spiegato – che sulla partita del turismo si giochi un elemento di cultura politica e di orgoglio nazionale". Una situazione però in cui c'è "un'anomalia", ovvero il divario Nord-Sud. "Non è possibile – le parole di Renzi – che la provincia di Bolzano abbia più turisti stranieri del Sud. Un leader mondiale mi ha detto: chissà cosa c'è al Sud, quando gli ho proposto di fare un vertice. Quanto spreco di bellezza". "Vinceremo la sfida del turismo passando da 50 a 55 milioni, poi andremo a 60 milioni e poi i numeri cresceranno, ma solo se riusciremo a raccontare agli italiani che turismo non è solo business, non è solo industria, è qualcosa di più: è un modo per tornare a essere innamorati di un Paese famoso nel mondo per la propria storia".

Secondo il presidente del Consiglio, la scommessa più grande per il turismo, oltre gli interventi concreti, è "ritornare a crederci". "Io voglio fare un racconto del Paese per quello che è – ha spiegato ancora Matteo Renzi – che è molto meglio di quanto è stato descritto fino a oggi".

Dal primo ministro parole anche su Bagnoli e Pompei, a proposito delle quali ha sottolineato la nuova strategia di comunicazione, l'idea di orgoglio nazionale nel promuovere il patrimonio culturale.

DARIO FRANCESCHINI – Il titolare del Mibact Dario Franceschini, ha così commentato la manifestazione conclusasi oggi. "Sono soddisfatto, sono stati tre giorni importanti sul turismo sostenibile. Se c'è un settore in cui non si possono calare le cose dall'alto è il turismo ma il Piano Strategico, se condiviso, consente di far fare ad ognuno la propria parte, facendo squadra". "Non ci rendiamo conto – ha spiegato il ministro in linea col presidente del Consiglio – di quanto l'Italia venga studiata e desiderata, per l'arte, per la moda, per la cucina. Dovremmo avere in tutti i musei italiani la cucina di quel luogo, con chef d'eccellenza e portare la moda italiana in tutte le regioni. È un modo di fare sinergia".

RENZI SU FACEBOOK - Al termine della visita, sul proprio profilo Facebook, Renzi è tornato anche sulle contestazioni in occasione della sua partecipazione alla "cabina di regia" su Bagnoli. "Dopo le proteste organizzate contro la visita di Bagnoli lo scorso mercoledì, ho pensato che fosse giusto tornare a Napoli. Le istituzioni non hanno paura di chi tira sassi o sa solo urlare", il suo post.

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