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Separazione delle carriere e accoglienza: raccolta firme in carcere di penalisti e radicali

Si comincia a Poggioreale il 21 settembre, la settimana seguente tappa a Secondigliano

Prosegue l’iniziativa congiunta della Camera Penale di Napoli e di Radicali Italiani, volta al raggiungimento delle firme necessarie a portare al vaglio del Parlamento la proposta di legge di iniziativa popolare sulla separazione delle carriere di Pubblici Ministeri e giudici.
Allo stesso tempo è in corso un’altra raccolta firme a sostegno di una proposta di legge popolare sul tema dell’accoglienza ai migranti.

Quella per la separazione delle carriere in magistratura è una battaglia storica sia per il mondo dell’avvocatura che per la galassia radicale. Stavolta la raccolta di sottoscrizioni per le due proposte, dopo le tappe in Tribunale e in genere fra i liberi cittadini, coinvolgerà la comunità penitenziaria: il 21 e il 28 settembre prossimi, a partire dalle 14:30, una delegazione radicale accompagnerà i penalisti partenopei rispettivamente a Poggioreale giovedì 21 settembre e a Secondigliano una settimana dopo. Tra i partecipanti all’iniziativa spicca la presenza del presidente della Camera Penale di Napoli, Avvocato Attilio Belloni, oltre a quella del coordinatore della raccolta firme nel capoluogo campano, Avvocato Leopoldo Perone. Tra i promotori e animatori della duplice tappa nelle carceri cittadine anche l’Avvocato Raffaele Minieri nella veste sia forense che politica, essendo egli membro della Direzione Nazionale di Radicali Italiani.

Minieri ha evidenziato l’importanza della raccolta firme dietro le sbarre come occasione fornita ai detenuti per esercitare un diritto. Ha citato inoltre l’altra raccolta firme in corso da parte di Radicali Italiani sul tema dell’accoglienza ai migranti denominata “Ero straniero”, promossa tra gli altri da Emma Bonino: "Entrare in carcere a raccogliere le firme dei detenuti – ha dichiarato Minieri - ha un altissimo valore simbolico. Non dobbiamo dimenticarci che i detenuti sono cittadini e quindi devono poter esercitare i loro diritti. Le raccolte firme per le leggi d'iniziativa popolare "Ero straniero" e "Separare le carriere" rappresentano una battaglia di civiltà”.

Tali campagne dunque, secondo l’esponente di Radicali Italiani: “Non sono né di proprietà di qualcuno né contro qualcuno ma sono per tutti. Radicali Italiani non vuole rinunciare a dare il proprio contributo umano e di idee alle sfide storiche che sono sottese a queste raccolte".

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