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Quarto, a breve un piano di emergenza comunale

L'incontro tra i sindaci dell'area flegrea si è tenuto ieri nella sede del comune di Quarto

Si è tenuto ieri mattina nella stanza del Sindaco del Comune di Quarto, un tavolo tecnico, indetto dal Sindaco Giarrusso ed aperto ai sindaci di Pozzuoli, Giugliano, Bacoli e Monte di Procida, per attuare la pianificazione di emergenza di Protezione civile in ambito comprensoriale.

L’incontro ha avuto la partecipazione di alcuni rappresentanti del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università Federico II di Napoli, ed è nato per rispondere alle esigenze della comunità flegrea in materia di sicurezza: realizzare un Piano comprensoriale che possa individuare tutti i possibili scenari di rischio e le azioni da intraprendere in caso di calamità nell'area territoriale dei comuni flegrei. Il comprensorio flegreo è infatti un territorio complesso per la presenza della caldera degli Astroni, che segna fortemente l’orografia e la geomorfologia dell’area.

Oltre alle caratteristiche del territorio, anche l’habitat antropico risulta caratterizzato da fattori che variano significativamente a seconda dell’area in questione. Si parte dai nuclei antropizzati distribuiti in modo disomogeneo, dalla presenza di zone urbanizzate sature accanto a zone naturali protette, per poi arrivare all’assenza di una rete di comunicazioni di tipo stellare e viabilità principale e secondaria di collegamento di tipo “point to point”. Da qui e dal pericolo del dissesto idrogeologico sorge l’esigenza di un Piano comunale di protezione civile che possa raccogliere tutte le informazioni di rilievo in un database informatizzato in grado di poter fornire, nell’ordinarietà delle esigenze di protezione civile in ambito comunale, o in occasione di un evento calamitoso, il supporto alle attività di pianificazione e di intervento a breve e lungo termine.

«Lo scopo e la funzione di un Pec (Piano di Emergenza Comunale) – ha spiegato il primo cittadino Massimo Carandente Giarrusso – è, dunque, quello di rendere il territorio comunale alla stregua di una macchina perfettamente funzionante in ogni momento in chiave di protezione civile. Lavoreremo di concerto per la creazione di uno strumento operativo di fondamentale importanza per garantire una serenità di vita alla comunità flegrea. Una volta redatto, sarà portato a conoscenza della popolazione, in modo da renderlo a tutti gli effetti uno strumento efficace e funzionale nella gestione delle emergenze».

«L'incontro è stato un incontro preliminare e abbiamo già deciso di rivederci il prossimo 9 giugno; in questo momento di grave crisi ambientale e sismico, occorre fare in fretta per far si che non accada qui quanto sta accadendo in queste ore nel nord-Italia. Purtroppo il terremoto è un evento che non si può prevedere con largo anticipo – conclude Giarrusso – dunque occorre studiare e attuare un metodo difensivo che possa limitare i disagi e le tragedie che si stanno verificando a poche centinaia di chilometri da noi. Siamo vicini alle popolazioni colpite da questo sisma e ai familiari delle vittime, a cui va tutto il nostro cordoglio e la nostra solidarietà».

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