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Sfida antiracket del Comune: niente tasse a chi denuncia

Fondo di centomila euro valido anche se colpiti da usura. L'obiettivo: incentivare le denunce e l'economia di commercianti, imprenditori e cittadini. Bisognerà dimostrare di essere vittime di fenomeni estorsi

Denunciare richieste di racket e usura, oltre ad essere un dovere civile, sarà anche riconosciuto dal Comune di Napoli con uno sgravio sulle tasse ed imposte comunali. La decisione è nella deliberazione che la Giunta ha approvato lunedì scorso e presentata dagli assessori Luigi Scotti e Michele Saggese.

L'obiettivo del Comune: incentivare le denunce ma anche l'economia di commercianti, imprenditori e cittadini che subiscono un danno economico con questi fenomeni malavitosi. Sarà quindi possibile risparmiare Ici, Tarsu, Icp, Cosap ed anche concessione per box, stand ed aree mercatali.

Per ottenere il contributo, il cui fondo è previsto nella manovra economica 2011, bisognerà dimostrare di essere vittime di fenomeni estorsi e averli denunciati essendo anche parte offesa in un processo penale. "L'estorsione e l'usura - ha affermato l'assessore Saggese - in un tessuto sociale come quello di Napoli, sono problemi ulteriormente aggravati dalla particolare situazione economico- finanziaria della citta. L'Amministrazione Comunale è stata tra le prime ad avviare un'autonoma attività sui temi della lotta al racket e all'usura e con questa delibera va incontro alle imprese, che denunciano e collaborano, dando loro un contributo economico per le imposte comunali. Lo stanziamento previsto non sarà inferiore ai centomila euro".

"Questa delibera - ha detto l'assessore Scotti - rappresenta la presenza e la condivisione dell'amministrazione comunale verso tutti quelli che si ribellano al racket e all'usura. Saremo presenti dando un ristoro economico per aver contribuito in termini di civiltà e legalità attraverso le denunce alla vita della nostra città".

"Attualmente - ha concluso Scotti - non si ha una statistica precisa delle imprese sottoposte a questi tipi di problemi, il numero approssimativo è di diverse centinaia, ci auguriamo che attraverso queste azioni riusciremo a renderci conto della reale entità di diffusione di questi fenomeni"

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