Insulti e minacce di morte social per Napolitano: si muove la polizia postale
Il capo della polizia, Franco Gabrielli, ha annunciato l'apertura dell'indagine
Gli uffici della polizia postale si stanno attivando per perseguire le minacce di morte e gli insulti di cui è stato vittima Giorgio Napolitano, durante e dopo l'operazione subita per un grave problema cardiaco.
Il capo della polizia, Franco Gabrielli, ha annunciato l'apertura dell'indagine della polizia postale.
Enrico Mentana, notoriamente attento ai social e al web in generale, ha apostrofato con "mer*e" gli autori di centinaia di commenti contro l'ex Capo dello Stato. "Verrà un giorno nel quale gli zombie che stanno twittando per augurare la morte a Napolitano – ha invece scritto il giornalista Vittorio Zucconi – divoreranno quelli che li hanno evocati per conquistare il potere. È sempre stato e sempre sarà così. Forza Napolitano".
Anche il segretario (dimissionario) del Pd Matteo Renzi è sulla stessa lunghezza d'onda. "Bello incontrare tanta gente in piazza e sentire tanto affetto per Giorgio Napolitano – ha scritto l'ex presidente del Consiglio – L'odio sui social di qualche cretino non scalfisce la vicinanza degli italiani al presidente emerito e alla sua famiglia. #Forzapresidente".