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Luigi Muro lascia il Pdl e va con Fli. "Scelta di cuore e di cervello"

Il deputato campano: "Inizia una traversata nel deserto, a piedi. La mia scelta non è di calcolo ma politica: credere nel progetto di Fini. Non so se sarò rieletto deputato, ma non l'ho fatto fino a cinquant'anni e posso anche non farlo più"

"Come dice il presidente Fini, ora inizia una traversata a piedi nel deserto". Luigi Muro si presenta così all'Assemblea nazionale di Fli e spiega ai suoi nuovi colleghi di partito i motivi che lo hanno spinto a lasciare il Pdl per passare tra le file di Futuro e Libertà.

"Non ho voluto scappare, ho voluto parlare con il presidente Berlusconi, i coordinatori, i capigruppo ed il coordinatore regionale. A tutti ho detto che non intendevo proseguire e che la mia è una scelta non di mero calcolo, ma di riflessione politica".

Al cuore, in fondo, non si comanda. E il cuore di Muro, "insieme al mio cervello mi hanno imposto di venire in Fli. Non so se sarò rieletto deputato ma non l'ho fatto fino a 50 anni posso anche non farlo più. Sono un umile rappresentante di una classe dirigente del Sud che non vuole prebende - conclude - contraria alla nascita di tanti piccoli partiti nel Mezzogiorno".

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