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Libera D'Angelo (PD), candidata al Senato: "Investiamo nella cultura per una società equa"

Libera D'Angelo è candidata al Senato nel collegio che comprende il vasto territorio tra Nola e Portici. "L'area vesuviana e nolana è ricca di risorse, mi rivolgo a tutti coloro che sono ai margini della società"

Il conto alla rovescia ormai è cominciato. Saranno ore di grande impegno per Libera D'Angelo, candidata al Senato per la coalizione Pd nel collegio Portici-Nola. In attesa degli appuntamenti finali c'è però spazio per fare il punto sull'ultima fase di questa corsa all'appuntamento del 4 marzo.

La campagna elettorale è agli sgoccioli: come sarà ricordata?

Purtroppo la ricorderemo per i veleni che l’hanno caratterizzata. C’è stata una lotta senza quartiere a chi urla di più o a chi lancia lo slogan più greve e purtroppo gli effetti di questa spirale si sono già visti. Il Pd ha provato ad essere un’eccezione da questo punto di vista e di ciò sono molto orgogliosa. Sono rammaricata perché nel mio girovagare ho incontrato tantissime persone appassionate della politica e interessate ai problemi reali ed ai contenuti: avrebbero meritato risposte serie da parte di tutti”.

È una campagna elettorale di rincorsa per il Pd: quale è stata la vera differenza con gli altri schieramenti?

La voglio sintetizzare in pochi concetti: territorio, competenza e inclusione. Territorio perché nessuno dei candidati con i quali sto condividendo questo percorso è stato calato dall’alto. Siamo tutte persone che vivono l’area nella quale sono candidati. Competenza perché la candidatura arriva al termine di un percorso di anni e non di una battaglia di click o di una trovata di marketing. Inclusione perché in un panorama politico che ci sta spingendo alla guerra tra poveri ed alla caccia al diverso, noi vogliamo creare una società equa”.

Il collegio Nola-Portici presenta realtà molto diverse tra loro.

È un collegio elettorale molto grande ma stimolante. Sia l’area nolana che quella vesuviana sono ricche di risorse ma anche di problemi, talvolta trattati marginalmente rispetto a quelli della metropoli. Qui si possono toccare con mano le difficoltà e la voglia di riscatto degli operai, degli addetti del turismo, dei commercianti, degli agricoltori. Quest’area della provincia può essere un trampolino di sviluppo formidabile per l’intera regione. Ci sono comunità laboriose, ricche di idee e risorse che vanno valorizzate. Per questo ho voluto incontrare ogni realtà e toccare ogni paese, piccolo o grande: sono ancora convinta che stringere una mano e chiarire un concetto guardando in faccia il proprio elettorale valga più della caccia al “like” a tutti i costi”.

Quali prospettive di sviluppo ha questo territorio?

L’investimento nella cultura è quello che può segnare il riscatto definitivo. Sia il Vesuviano che il Nolano hanno inestimabili ricchezze, che vanno valorizzate. Cito per tutte il Villaggio Preistorico di Nola che per anni è rimasto chiuso, ma anche la Reggia di Portici merita traguardi importanti. Se puntiamo sui nostri beni salvaguardiamo il nostro patrimonio e garantiamo lavoro ai giovani col turismo. E’ questa la direzione giusta. Cultura e turismo sono legate così come ambiente e agroalimentare: anche in questo ambito abbiamo eccellenze da far conoscere al mondo".

A chi rivolgerà l’ultimo appello prima del silenzio elettorale?

Agli ultimi. A tutti coloro che sono ai margini della società, che non hanno voce e sono stati dimenticati anche in questa campagna elettorale. Sono stata impegnata per 25 anni nell’associazionismo con i più deboli ed accanto a loro sarò indipendentemente dall’esito del voto. Disabili senza assistenza, stranieri senza diritti, giovani senza futuro. Portare questi problemi nel dibattito politico attuale è già un atto rivoluzionario". 

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