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Venerdì, 19 Aprile 2024
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L'Altra Napoli: Basta alle candidature dall'alto

Per le prossime elezioni comunali interviene l'associazione L'Altra Napoli che propone delle candidature dal basso. "Basta con i nomi calati dall'alto. Si parla di Bassolino e Mancino, di Mara Carfagna e Lettieri, ma i napoletani conoscono bene questi signori?" dice l'associazione culturale

Dovrà essere un referendum popolare a definire i candidati sindaci di Napoli per le prossime elezioni comunali che si terranno nel 2011. La proposta è di quelle bizzarre ma forse ai napoletani l'idea non dispiacerebbe. "Negli ultimi giorni - ha detto il consigliere comunale Vincenzo Moretto (Pdl), esponente de "L'Altra Napoli", associazione culturale - sui media, non si fa altro che parlare del fatto che Bassolino sarà il prossimo candidato sindaco e sulla possibilità o meno che il Consiglio comunale di Napoli si sciolga o meno per facilitare l'accorpamento delle elezioni comunali a quelle regionali, così che il centrosinistra possa avere maggiori chance di successo".

"L'associazione 'L'Altra Napolì  ha deciso che dovranno essere i cittadini napoletani ad assumersi il gravoso compito di scegliere chi dovrà essere il prossimo candidato sindaco. Basta con i nomi calati dall'alto tanto dal centrosinistra che dal centrodestra. Si parla di Bassolino e Mancino, di Mara Carfagna e Lettieri, ma i napoletani conoscono bene questi signori? Sanno cosa hanno fatto per Napoli? Dal 1993 ad oggi sanno cosa ha fatto per loro Bassolino? Lo sanno bene tutti quelli che, negli ultimi anni, si sono allontanati da Napoli perché molto poteva essere fatto e non è stato fatto. Lo sanno ancora meglio tutti quelli che sono rimasti".

"I soprusi, l'illegalità e la violenza - aggiunge - non fanno che rafforzare in ognuno di noi la preziosità di una Napoli custodita nella sfera personale. Una Napoli dentro. Napoli è una città che sa dare tanto, tutto, e quando chiede aiuto non può essere abbandonata al suo destino, al primo venuto. Per questo motivo, 'L'Altra Napolì ha deciso di scendere direttamente in campo ed di diffondere un 'referendum' fra i napoletani affinché siano essi stessi artefici del loro destino futuro. Altresì - conclude Moretto - saranno sempre i napoletani a decidere se è opportuno che il Consiglio comunale si sciolga o prosegua sino alla sua naturale scadenza che avverrà nella primavera del 2011".
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