Bassolino: "Mi candido perché il Pd a Napoli è ai piedi di Pilato"

Antonio Bassolino, ospite della trasmissione "Di Martedì" su La7 condotta da Giovanni Floris, in una lunga intervista ha spiegato la propria posizione sulle polemiche seguite alla sua candidatura per le primarie napoletane.

"Io non sono certo che dietro la Serracchiani vi sia Matteo Renzi – ha spiegato l'ex sindaco a proposito della proposta del vicesegretario di escludere dalla corsa chi è già stato sindaco – In primo luogo perché mi sembra una cosa così impolitica e impopolare che faccio fatica a vedere una persona che si sa muovere come lui fare dichiarazioni simili".

"Da cinque anni non ho alcun ruolo politico istituzionale – ha proseguito Bassolino – In questi anni mi sono dedicato a un'attività culturale ed è quello che avrei continuato a fare se la città non fosse in un momento delicato e se il Pd non fosse messo molto male, ai piedi di Pilato".

Il partito, secondo l'ex governatore della Campania, "negli ultimi cinque anni non è stato né carne né pesce, né governo né opposizione e ora si deve rialzare in piedi per poi fare una scalata molto difficile". "Ma per farlo – ha proseguito – servono primarie aperte a più cittadini e più candidati". La soluzione delle primarie è per lui fondamentale. Senza di esse i Democratici non arriverebbero "lontanamente al ballottaggio".

"Il Pd – che Bassolino ha sottolineato essere al momento quarto in città dopo de Magistris, M5S e centrodestra – ha detto 'non è il nostro candidato', ma le primarie servono proprio per scegliere il candidato altrimenti è inutile farle. Anzi, il candidato che vince le primarie deve avere poi il sostegno leale di tutti quanti gli altri". "Sono molto lieto – ha aggiunto ancora – se alle primarie si presentano altri candidati forti e competitivi perché così si va avanti, si combatte e si vince. Stabiliscano i napoletani cosa è vecchio e cosa è giovane".